Cocaina e cavalli: le gare negli ippodromi erano il pretesto per trasportare droga

Guida, uno degli arrestati nell’operazione Gordio di Partinico, allevava purosangue. Le gare negli ippodromi erano il pretesto per trasferire carichi di cocaina

Le ultime indagini dei carabinieri per l’“operazione Gordio” coordinata dalla procura di Palermo stanno svelando gli affari di uno dei boss siciliani della droga, Gioacchino Guida. Con il sostegno di un trafficante trapanese, Massimo Ferrara, partendo da Partinico era riuscito a conquistare anche il mercato palermitano. La sua speciaòità era un tipo di cocaina chiamato “Louis Vuitton”, che vendeva a prezzi concorrenziali. Come si legge oggi su Repubblica, l’indagine condotta dai pubblici ministeri Dario Scaletta, Bruno Brucoli e Alfredo Gagliardi sta evidenziando l’impero economico messo in piedi dall’imprenditore 44enne.

LA DROGA VIAGGIAVA CON I CAVALLI

Con l’alibi delle gare di suoi purosangue, Guida continuava a girare gli ippodromi italiani più importanti, dove i suoi cavalli vincevano spesso. Ma contemporaneamente, assieme al fratello Raffaele, commerciava ingenti partite di cocaina. Un carico dietro l’altro, trasportati probabilmente dentro i box dei purosangue, come sospetta chi indaga. Di sicuro aveva accordi con un trafficante nel Lazio e con alcuni esponenti del clan camorristico Visiello di Torre Annunziata. Con questo sistema la droga arrivava con facilità diretatmente a Palermo. Un giorno, quando venne fermato da una pattuglia della Guardia di Finanza nella zona di Lauria, in provincia di Potenza, disse subito: «Sono un allevatore di cavalli». Ma rientrando in auto dove erano state messe delle cimici, si rese conto che forse, stavolta, il trucco non aveva funzionato. Ebbe qualche sospetto, ed esclamò: «Ci aspettavano in autostrada».

INDAGINI ANCHE NEL MONDO DELLE SCOMMESSE

Si indaga anche sul grande attivismo di Guida nel mondo degli ippodromi. C’è una sua intercettazione dove spiega ad un amico: «I premi sono più del trotto, e anche le scommesse sono elevate». Il mondo degli ippodromi è un settore che negli ultimi anni è stato oggetto di inchieste e provvedimenti. Come quando, nel 2017, fu emessa una interdittiva per la società di gestione dell’ippodromo di Palermo. Dopo che erano emerse ingerenze dei padrini nelle gare e nelle scommesse, svelate da un’inchiesta dei carabinieri.