Codacons: «Prevedibile aumento tariffe esercenti: è rischio bomba sociale ed economica»
La necessità dei commercianti di rientrare nelle spese dopo tre mesi di chiusura rischia di gravare sulle spalle dei consumatori
Come un terremoto che, dopo la fase violenta per tanto tempo farà registrare tante scosse di assestamento, allo stesso modo il coronavirus agirà sulla società, italiana ma non solo. E non si tratta soltanto di ripercussioni psicologiche quanto, in maniera meno prosaica ma terribilmente concreta di duri contraccolpi per le tasche della gente. È infatti stimata in 536 euro, secondo il Codacons, la stangata che rischia di abbattersi sui consumatori del Bel Paese in seguito alla riapertura degli esercizi commerciali inaugurata oggi.
COSTI INGENTI E PIANI DI RIENTRO
Questo a causa degli ingenti costi che saranno costretti ad affrontare gli esercenti, la cui saracinesca chiusa per tre mesi imporrà un piano di rientro importante per non dire imponente. Gestori, esercenti e commercianti sono infatti chiamati a sostenere nuovi costi legati alla sanificazione e alla sicurezza dei locali, mentre le regole sul distanziamento sociale ridurranno sensibilmente i loro guadagni, a causa della forte diminuzione del numero giornaliero di clienti. Nel caso di una realtà come quella palermitana poi, la situazione potrebbe creare una sorta di corto circuito tra domanda e offerta, con il rischio di una stasi insidiosa in vista della auspicata ripartenza.
BOMBA SOCIALE IN VISTA
Il Codacons parla di vera e propria bomba sociale ed economica, che minaccia di essere scaricata direttamente sulle spalle dei consumatori finali, attraverso un incremento generalizzato di prezzi e tariffe volto a recuperare sia i maggiori costi a carico degli esercenti, sia i minori guadagni. Alcuni settori, secondo l’associazione – «hanno già registrato forti incrementi dei listini, come quello alimentare per il quale l’Istat ha registrato ad aprile un aumento dei prezzi del +2,8%, ma sono molti i comparti che appaiono a
rischio rincari nei prossimi giorni. Ogni aspetto della nostra vita quotidiana potrebbe risultare più costoso, e realizzare una stangata complessiva da 536 euro a famiglia su base annua».