Gli agenti del commissariato di polizia di Termini Imerese hanno denunciato una colf chiamata a fare pulizie in una casa. Inoltre ci sono stati provvedimenti per il titolare di un compro-oro “disponibile”. La donna, chiamata da questa famiglia per fare le pulizie e rimettere ordine, probabilmente ha avuto un eccesso di zelo. Ed ha pensato di fare pulizia anche nei portagioielli. La famiglia dove andava a lavorare da non molto tempo, si sarebbe accorta che qualcosa non andava: mancavano all’appello anelli e bracciali. E risalendo alle recenti dinamiche domestiche si sono convinti che la responsabile delle sparizioni poteva essere la loro colf. Quindi hanno provveduto a denunciare la donna, e nel giro di una settimana gli agenti hanno individuato pure il gestore dell’attività compro-oro dove era stata portata parte della refurtiva, pagata 850 euro.
Nel corso delle indagini, ma anche dall’inventario della merce trovata nel negozio del compro-oro, le forze dell’ordine hanno scoperto altre irregolarità. Gli investigatori hanno quindi dedotto che la possibilità avuta dalla colf di non trovato nessuna difficoltà a vendere la marce sottratta, non rappresentava un’eccezione, nell’attività del titolare dell’esercizio commerciale. Quindi l’ipotesi è stata che non altri, oltre la donna, conoscessero la “disponibilità” a chiudere un occhio del compro-oro. La polizia infatti ha trovato nell’esercizio numerosi monili in oro e due chili di oggetti in argento, dei i quali il gestore dell’attività non ha saputo descrivere la provenienza. Il tutto è Sono stato sequestrato , ed è scattata una denuncia per ricettazione, oltre a sanzioni amministrative per un totale di 10 mila euro. Per la colf, invece, la denuncia per furto, seppure in stato di libertà. Ovviamente ha perso anche il lavoro…