Centinaia di persone, come ogni anno, si stanno radunando in via Notarbartolo, nei pressi dell’albero dedicato al giudice Giovanni Falcone, ucciso da cosa nostra il 23 maggio del 1992. Presente anche la sorella del magistrato morto nella strage di Capaci, Maria Falcone, che ha voluto ricordare l’importanza che da tanti anni riveste questo luogo di incontro e di memoria e lanciare un importante messaggio.
“Quest’albero è diventato un monumento nazionale e un simbolo di rinascita – ha affermato Maria Falcone dal palchetto allestito in via Notarbartolo -. Ci ha permesso di andare avanti e mettere in carcere tutti i latitanti. Tutti tranne uno: Matteo Messina Denaro. Appena lo prenderemo vi aspetto tutti nuovamente qui per gioire insieme.
La mafia si vince con la cultura e con la coesione – ha aggiunto -. Trenta anni fa eravamo in ginocchio e col cuore spezzato, dopo abbiamo rialzato la testa e siamo scesi con cortei e striscioni. Grazie per essere qui oggi e di esserci stati dal 1992 a ora”.