Il commissario europeo al mercato interno e capo della task force sui vaccini Thierry Breton, intervistato da Rtl, Le Figaro e Lci ha annunciato che il “passaporto sanitario europeo” sarà disponibile da metà giugno e il meccanismo sarà “armonizzato” in tutti i Paesi dell’Unione. Sarà un documento che potrà essere richiesto per prendere un aereo, partecipare a un “evento importante” o entrare in un luogo pubblico. Ha comunque precisato che non è obbligatorio. L’obiettivo è quello di “ritrovare la capacità di convivere senza essere un rischio” e avere la capacità di riaprire le attività.
«Ci sarà una versione per lo smartphone e una versione di carta ─, ha spiegato Breton, tenendo tra le mani un foglio, giallo e bianco in cui si vedeva un QR Code ─. Conterrà la data di nascita, il numero di passaporto, il certificato con il QR Code e le informazioni sulla vaccinazione, che tipo di vaccino si è ricevuto e se si hanno degli anticorpi». Ha precisato che “per chi non avrà il vaccino sarà indicato l’esito del tampone molecolare”. Inoltre Breton ha sottolineato che si tratterà di un documento “armonizzato”, dunque “uguale dappertutto” in Ue, e “coperto dalla regolamentazione generale dei dati personali”. Quando gli è stato chiesto se sarà facoltativo o obbligatorio ha risposto che lo farà solo chi vuole. Per chi non sarà vaccinato, ha dichiarato: «Non significa che non accetteremo tutti, ci saranno comunque i test antigenici».
Il commissario europeo, intervistato da Le Figaro, ha confermato la sua previsione secondo la quale i cittadini dell’Unione Europea entro il 14 luglio avranno raggiunto l’immunità collettiva per il Covid-19- «Ora abbiamo la capacità di produrre e fornire ai nostri concittadini europei i 360 milioni di dosi del vaccino previste alla fine del trimestre. E i 420 milioni di dosi previste per la fine di luglio, necessarie per iniziare a parlare di questa immunità collettiva e raggiungerla»