La lavorazione delle 40 mila domande di cassa integrazione procede a rilento e preoccupa tantissime famiglie siciliane. Il 23 maggio ricorrerà l’anniversario dell’uccisione di Giovanni Falcone, magistrato stroncato dalla mafia con un feroce attentato passato alla storia come “Strage di Capaci“. Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia regionale, si è appellato a questa triste ricorrenza per sensibilizzare lo sblocco delle pratiche. È questa la proposta raccolta durante l’audizione di una rappresentanza di decine di imprese sociali e associazioni (da AddioPizzo a Moltivolti, da Arci a Le Freschette) e che la stessa Commissione ha fatto propria.
Ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone lavorando le 40 mila domande della cassa integrazione. Questa è la proposta di Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia regionale: “C’è un solo modo per ricordare utilmente il 23 maggio il sacrifico di Giovanni Falcone: far sì che entro quella data le 40 mila domande di cassa integrazione in deroga siano state tutte integralmente lavorate dalla Regione siciliana. Sarebbe una risposta concreta ed efficace ad una criminalità mafiosa che sta cercando di cavalcare la crisi di liquidità delle aziende e l’emergenza sociale di decine di migliaia di famiglie. Esiste una buona legge dal 2008 – spiega Fava – ma la percentuale di aziende che riescono ad ottenere il risarcimento resta tragicamente bassa. Auspichiamo che il Governo regionale, già nel prossimo disegno di legge sulla ricostruzione economica, si adoperi in tal senso, recependo la proposta che già in finanziaria era stata avanzata dalle opposizioni e che il Governo ha bocciato.”