Componente del Cts ammette: «Molto presto Green pass solo ai vaccinati»

Green Pass solo a chi si è vaccinato o a chi ha contratto l’infezione ed è guarito. Con la nuova ondata di contagi, è una linea sostenuta da diversi virologi e scienziati

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Con i contagi Covid che crescono in tutte le Regioni, in Italia c’è una situazione di allerta, che, però, non è ancora critica; resta sotto controllo, grazie alla elevata copertura vaccinale e alle misure via via introdotte, come l’obbligo di Green pass e le riaperture graduali. Ma il governo a guida Draghi pare stia rivedendo le regole sul certificato verde. Donato Greco, epidemiologo, componente del Comitato tecnico scientifico, ha rilanciato a questo proposito una notizia estremamente importante. Intervistato da Rai Radio 1, Greco ha ammesso quello che molti da tempo prevedevano. «Il tampone è l’anello debole del green pass: prima o poi dovremo ragionare sulla sua abolizione», ha detto. Ribadendo che, infatti, “prima o poi” «non sarà più possibile ottenere il Green pass anche con un tampone negativo. Il certificato verde sarà rilasciato solo ai vaccinati e ai guariti dal Covid. Più prima che poi». Infatti, da fonti bene informate si è appreso che già dal prossimo gennaio ci potrebbero essere nuove regole. Che potrebbero prevedere il Green pass tarato sul modello 2G e non più al 3G.

I GREEN PASS “MODELLO 3G” E “MODELLO 2G”

Ricordiamo che il significato di 3G deriva dal tedesco geimpft, genesen, getestet, cioè vaccinato, guarito, testato, come il pass vaccinale utilizzato oggi in Italia. Che, quindi, si può ottenere attraverso la vaccinazione, o un certificato di guarigione dal Covid oppure un tampone negativo. Il certificato 2G, soprannominato anche “super Green pass”, invece potrà essere ottenuto solo dai vaccinati e dai guariti: il tampone negativo non varrà più. Sembra che sia questa la strada che sta prendendo l’Italia. Abolendo, quindi, l’attestato ottenuto con il tampone negativo. Come ipotizzato da Greco e come riferito dalle fonti bene informate. Significherebbe introdurre di fatto un obbligo vaccinale, ma senza avere il coraggio politico di farlo esplicitamente.