Comune di Palermo, a rischio finanziamento per nuove scuole: “Serve emendamento”

La città di Palermo rischia di perdere un investimento di ben 35 milioni di euro destinati alla realizzazione di nuove strutture scolastiche.

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La città di Palermo rischia di perdere un investimento di ben 35 milioni di euro destinati alla realizzazione di nuove strutture scolastiche. I progetti sono in stato estremamente avanzato e pronti per andare presto a gara lavori, ma potrebbero saltare a causa di alcuni ritardi. Tra le opere figurano i due poli scolastici innovativi in II e VII circoscrizione. Il Movimento 5 Stelle, davanti a questa evenienza da scongiurare, si è già attivato per ottenere una proroga e salvare il finanziamento delle opere. 

“Il Comune di Palermo – afferma il deputato regionale Adriano Varrica – rischia di perdere entro quest’anno circa 35 milioni di euro per realizzare due poli scolastici innovativi (elementari e medie) a Brancaccio e a Mondello e per l’asilo ‘Padre Pino Puglisi’ a Brancaccio, finanziato nel 2019 dal Governo Conte. Per questo – continua il parlamentare palermitano – ho predisposto un emendamento che i parlamentari M5S di Palermo hanno depositato alla Camera dei deputati e che consentirebbe di salvaguardare i fondi per la realizzazione di tante strutture scolastiche nel Mezzogiorno, tra cui quelle della nostra città”.

Finanziamenti per scuole a rischio, la proposta al sindaco Lagalla

“Come M5S Palermo, col nostro capogruppo al Consiglio comunale Antonino Randazzo, abbiamo addirittura proposto un’ulteriore soluzione, suggerendo al sindaco Lagalla di riprogrammare risorse da una delibera CIPE del 2009 o per realizzare l’asilo o, qualora dovesse essere approvato l’emendamento da noi proposto, per comprarne gli arredi e coprire il fabbisogno finanziario necessario per realizzare integralmente i due poli scolastici”.

Nell’interesse dei bambini palermitani e delle nostre periferie, speriamo che il centrodestra, a livello comunale e nazionale, faccia proprie queste proposte. Il nostro approccio – conclude Varrica – resta sempre lo stesso: servire, essere costruttori di soluzioni, onorando il mandato che ci é stato conferito dai cittadini”.