I servizi telematici del Comune di Palermo sono fermi ormai dallo scorso 2 giugno, in seguito a un attacco hacker. Si tratterebbe, in particolare, di un attacco di tipo ransomware, virus informatici che rendono inaccessibili i file dei computer infettati e chiedono il pagamento di un riscatto per ripristinarli. A conferma di tale tesi è arrivata in queste ore la rivendicazione del gesto da parte della cyber gang Vice Society. I “ladri di dati” hanno attivato un countdown di tre giorni affinché il Comune di Palermo provveda al riscatto. Esaurito il termine, le informazioni diventerebbero pubblicamente scaricabili attraverso il loro sito.
In merito all’attacco hacker al sito del Comune di Palermo continua ad indagare il pool antiterrorismo della Procura di Palermo. Il reato sarebbe quello di “accesso abusivo informatico con finalità di terrorismo”. La rivendicazione del gesto, secondo le indagini, sarebbe avvenuta il giorno stesso dell’attacco, e dunque il termine sarebbe già scaduto.
“Attacco hacker. Così lo hanno definito al Comune di Palermo – afferma il candidato sindaco Roberto Lagalla, pubblicando lo screen del sito di vice society -. E tra conferme confuse e altrettante timide rassicurazioni sul ripristino dei servizi, aleggia ancora un’aura di mistero su cosa stia realmente accadendo. Molti sono i lati oscuri. Chi ha attaccato i server del Comune? È stato richiesto un riscatto? A quanto ammonterebbe questa richiesta? Il Comune ha pagato? Ha intenzione di pagare? Ha avviato una trattativa con gli hacker? È vero che entro tre giorni possano essere pubblicati dati riservati? Dicano la verità ai palermitani”.
“Questa amministrazione continua a non avere vergogna e fino all’ultimo giorno fa danni – tuona il candidato Sindaco Fabrizio Ferrandelli -. A causa dell’attacco hacker, verificatosi il 2 giugno, ancora oggi il problema non è stato risolto e non è chiaro quando lo sarà, con notevoli difficoltà e disservizi per tutta la cittadinanza. Ma non finisce qui – prosegue Ferrandelli –. Il comune ha annunciato ai dipendenti comunali, del Coime ed Lsu che non potranno essere garantiti i pagamenti degli adempimenti contributivi e fiscali. Una vergogna che mi lascia basito e senza parole. Le famiglie hanno delle scadenze da dover rispettare, ma l’amministrazione se ne frega. Chiedo che a tutti i dipendenti venga corrisposto, nei tempi previsti, il pagamento della mensilità, con il quantum del mese precedente, in modo tale da non mortificarli e metterli in difficoltà. Il mese prossimo – conclude – si procederà al conguaglio con i conti alla mano”.
“Trovo singolare che su questo attacco vi sia da parte di qualche candidato nervoso una polemica elettorale che è inaccettabile – la pronta risposta del Sindaco Leoluca Orlando -. Una mancanza di rispetto per l’impegno di Sispi, delle strutture comunali e degli inquirenti. Esprimo, inoltre, il mio apprezzamento – aggiunge – alle forze dell’ordine che stanno indagando per individuare i responsabili di questo vergognoso attacco e mi auguro che si faccia presto giustizia sulla vicenda”.