A Palermo pagato solo il 12 per cento delle multe: ci sono 82 milioni di euro non riscossi

Anche se a Palermo cresce il valore delle sanzioni, ne viene incassato solo il 12 per cento dell’importo totale. Un dato clamoroso che viene fuori dalla relazione per il 2019 del Collegio dei revisori dei conti

Dalla relazione del Collegio dei revisori dei conti viene fuori un dato clamoroso. A Palermo su 403.110 verbali di multe notificate, ne sono state pagate solo il 12% circa. In soldoni, di quasi 94 milioni, nelle casse del Comune ne entrano solo 11. Ben 82 milioni vanno a gonfiare il fondo dei crediti di dubbia esigibilità, già abbastanza cospicuo. Una voce che senza dubbio si fa sentire pesantemente nel bilancio comunale, penalizzandolo.

PER FORTUNA IL 28% VIENE INCASSATO SUBITO

Esaminando nel dettaglio il capitolo multe, si scopre che a Palermo il valore delle sanzioni per violazioni al codice della strada  ammonta a 49 milioni 223 mila euro. Di questo importo, per fortuna, viene da dire, il 28%, cioè circa 14 milioni, viene incassato subito. Quello che rimane, gonfiato dalla scadenza dei termini e dall’applicazione delle sanzioni per i ritardi, lievita fino ai quasi 94 milioni accennati all’inizio. In progressione rispetto agli 83 milioni del 2018 ed ai 56 del 2017. Anche la percentuale delle riscossioni del 2019 è in calo rispetto agli altri anni.

IL PARERE DEL SINDACO ORLANDO

Come riportato dal Giornale di Sicilia di oggi, il sindaco Leoluca Orlando, che mantiene la delega al Bilancio dopo le dimissioni di Roberto D’Agostino ha detto in proposito: «Ho chiesto al ragioniere generale una relazione con sue controdeduzioni e valutazioni sulle conseguenze di quanto affermato dai revisori. Su alcune cifre, per altro ben note, relative all’evasione fiscale e al mancato pagamento delle multe elevate dalla polizia municipale, vi è la conferma di inadeguatezza dell’attuale sistema gestito a livello regionale da Riscossione Sicilia. Un problema che colpisce tutti i comuni e che intrecciandosi con le assurde norme sugli accantonamenti sta diventando una vera e propria bomba ad orologeria suo conti degli enti locali».