Comune di Palermo, piano di risanamento in bilico: respinte modifiche su tasse e Gesap

Nelle prossime ore si deciderà se approvare il piano o meno

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UNICOOP e UNCI Sicilia contro il Comune di Palermo

Ancora una fumata nera al Consiglio Comunale per il piano di risanamento che deciderà il destino di Palermo, città in questo momento agonizzante. Nelle prossime ore potrebbe esserci la decisione ufficiale sul riequilibrio con la votazione decisiva. Nella votazione di domenica notte si sono astenuti rappresentanti del Movimento 5 Stelle Concetta Amella, Antonino Randazzo e la capogruppo Viviana Lo Monaco, ma anche parte del Centrodestra, Forza Italia e +Europa.

Tra le notizie rivelanti della seduta domenicale è la bocciatura dell’emendamento sull’Irpef, tassa che con il nuovo piano di equilibrio potrebbe raddoppiare nel 2022 e il 2023. Il capogruppo di Italia Viva Dario Chinnici voleva riportare ai livelli attuali l’Irpef attraverso un emendamento, ma la sua proposta è stata bocciata. Altro nodo cruciale riguarda la gestione della Gesap, con la vendita delle quote di minoranza per un valore di 22 milioni di euro. “C’è un percorso che prevede che lo scalo di Catania vada ad assorbire quello di Comiso. Lo scalo di Palermo potrebbe assorbire quello di Trapani. Ritengo quindi anacronistico cedere un bene così importante”, afferma il consigliere di Forza Italia Andrea Mineo.

Il Consiglio Comunale si è riunito questa mattina per una nuova seduta. Se il piano di riequilibrio dovesse essere bocciato, per Palermo si aprirebbero le porte del dissesto.