Parte l’iter per la mozione di sfiducia al sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Dopo la sfida lanciata la scorsa settimana dall’assessore alla Mobilità Giusto Catania, il centrodestra, con in testa la Lega, ha deciso di prendere l’iniziativa. Al momento quattro consiglieri hanno firmato la petizione. Si tratta del capogruppo della Lega Igor Gelarda, i consiglieri di Fratelli d’Italia Mimmo Russo e Francesco Scarpinato, nonchè l’ormai ex consigliera comunale di Forza Italia Marianna Caronia. Un atto che mette spalle al muro le opposizioni, ora chiamate ad uscire allo scoperto relativamente alle vicissitudini del Comune.
A spiegare la decisione di presentare la mozione di sfiducia è proprio il rappresentante del Carroccio a Sala delle Lapidi. “Ho appena firmato la mozione di sfiducia al sindaco Orlando, alla cui stesura ho partecipato. Ho agito secondo la mia coscienza. Ieri il sindaco ha chiaramente detto che non si dimetterà, che era la cosa che gli aveva chiesto il centro destra. A questo punto la sfiducia è diventata un atto dovuto a Palermo e ai palermitani“.
“Ci sono oltre 900 bare che mi hanno imposto di firmare – continua Gelarda -. Ci sono tonnellate di spazzatura per strada, centinaia di km di manto stradale abbandonati e i ponti da troppi anni privi di manutenzioni che mi hanno obbligato a farlo. A chiederlo sono i palermitani stufi dell’abbandono e della arroganza del sindaco. Ai colleghi consiglieri l’invito a fare l’unica scelta di amore e coerenza per Palermo: mandare a casa Orlando”.
Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Mimmo Russo e Francesco Scarpinato. “E’ stata depositata oggi, presso la Segreteria generale del Comune di Palermo, la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Leoluca Orlando. Primi firmatari il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Scarpinato e il consigliere di FdI Mimmo Russo. Il nostro partito è fedele alla parola data ai palermitani. Avevamo annunciato la mozione di sfiducia e adesso è realtà”.
“Ci appelliamo ai consiglieri comunali di buona volontà e che hanno a cuore le sorti della nostra città perché firmino la mozione e consentano di mandare a casa questa amministrazione comunale, la peggiore di sempre – dichiara Russo e Scarpinato -. Orlando dice che non si dimetterà mai? Lo sfiduceremo noi, consentendo ai cittadini di tornare a votare per liberarsi di questa Giunta. Ci auguriamo, inoltre, che tutto il Centro Destra firmi la mozione, senza tatticismi o timori di andare alle urne”.
Tra le note particolari della mozione di sfiducia vi è sicuramente la dura presa di posizione di Marianna Caronia. La consigliera comunale nonché deputata regionale ha preso atto della posizione del partito ed ha abbandonato la compagine azzurra. “L’avevo scritto qualche giorno fa e così è stato. La mozione di sfiducia a Orlando, che con altri consiglieri ho firmato stamattina, è finalmente un elemento di chiarezza, che costringe tutti ad assumersi le proprie responsabilità di fronte ai palermitani. Serve anche a rendere chiaro chi è davvero opposizione e chi è la stampella di Orlando. Prendo atto che anche Forza Italia, vuole condannare la città ad essere governata da Orlando per un altro anno, a differenza di chi vuole mandare presto a casa questa Giunta per tutti i danni che ha arrecato e potrebbe continuare ad arrecare ai palermitani.
“Non mi stupisce – prosegue la Caronia -, dopo che ormai da mesi Forza Italia, anche al massimo livello regionale e all’ARS, ha palesemente voltato le spalle a Palermo. A questo punto non posso che lasciare il partito e proseguire la battaglia per contribuire senza impedimenti a liberare la nostra città. Se infatti Orlando resterà un altro anno potranno solo aggravarsi i problemi che egli stesso e la sua Amministrazione hanno causato e di cui si renderanno corresponsabili anche coloro che impediranno di mettere fine a questa terribile agonia, tenendo in sella Orlando ancora un anno. Ma mi auguro che ciò non accada, perché o si è con Orlando o si è con Palermo”.
“Può essere considerata sottoscritta dal gruppo OSO che chiede di depositarla immediatamente dopo 3 atti che devono essere messi in discussione in consiglio a garanzia di tutta la città con estrema chiarezza: Pef Tari, bilancio (con eventuale dichiarazione di dissesto) e piano triennale opere pubbliche ma non il 20-22 ma il 21-23”. Questo il commento della consigliera comunale del gruppo Oso Giulia Argiroffi, alla notizia della presentazione della mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Palermo Leoluca Orlando. I due consiglieri non hanno ancora materialmente firmato l’atto ma, a quanto dichiara, lo faranno nei prossimi giorni.
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