Comuni siciliani sull’orlo del baratro: l’allarme dei sindaci

Centinaia di Comuni siciliani rischiano il default e il commissariamento. A lanciare l’allarme è l’Anci Sicilia che ha riunito tutti i sindaci dell’Isola

consiglio

I Comuni siciliani sono sull’orlo del baratro. Un grido d’allarme dei sindaci, all’unanimità, emerso nell’ultimo Consiglio regionale dell’Anci Sicilia, che si è svolto ieri in videoconferenza. I primi cittadini riuniti hanno esaminato e sollevato la gravissima situazione economico-finanziaria in cui versano centinaia di Comuni siciliani. Inoltre, la maggior parte di essi non ha ancora approvato i bilanci di previsione 2021-2023 e il rendiconto di gestione 2020. I pochi che l’hanno fatto, hanno però bilanci vincolati dal dissesto e dal piano di  riequilibrio.

COMUNI SICILIANI A RISCHIO DEFAULT

In  base alla  normativa vigente, i sindaci siciliani si attendono il commissariamento di centinaia di Comuni nei quali non potrà che registrarsi l’impossibilità di approvare i bilanci anche da parte dei commissari straordinari. “Questi ultimi – avverte Anci – non potranno che prendere atto  di una condizione di impossibilità reale e contingente”.

L’Anci Sicilia in una nota spiega che: “Tale situazione, da alcuni decenni, è drasticamente aggravata dalla mancata attuazione dello Statuto siciliano in materia finanziaria e dalla mancata applicazione del federalismo fiscale e dell’armonizzazione contabile che hanno fatto venir meno  l’intervento perequativo dello Stato, previsto in altre regioni italiane”.

“È nota a tutti la situazione di precarietà economico-sociale in cui versa la Regione Siciliana – aggiunge l’Anci – che ci auguriamo possa trovare soluzione attraverso un’adeguata interlocuzione con il Governo nazionale ricadendo favorevolmente anche sui Comuni siciliani”.

La Commissione Paritetica ha recentemente riconosciuto la necessità di interventi finanziari in favore Comuni siciliani entro il 30 novembre dell’anno in corso al fine di consentire agli stessi di recepire nei bilanci le modifiche che dovranno intervenire nel corrente anno ai fini della loro presa d’atto nei bilanci annuali. L’Anci Sicilia sollecita affinchè si acceleri questo percorso.

LE PROPOSTE DI ANCI SICILIA

L’associazione dei Comuni siciliani ha proposto due soluzioni. Innanzitutto, la drastica riduzione, almeno per un periodo triennale, dei limiti di spesa legati al Fondo Crediti Di Dubbia Esigibilità (FCDE) in termini e modalità da concordare con il Governo. In secondo luogo, un intervento finanziario straordinario, da parte del Governo nazionale, finalizzato a compensare le problematiche della mancata attuazione del federalismo fiscale e dell’armonizzazione contabile.