Con «Bongo cha cha cha» riecco Caterina Valente, riscoperta a 90 anni

Il remix di «Bongo cha cha cha» del ’59, è di nuovo un successo
E riporta alla luce le glorie di Caterina Valente, una eccezionale cantante italiana

Fino a pochi mesi fa Caterina Valente, cantante e showgirl degli anno ’60 era confinata nel baule dei ricordi. Il grande pubblico l’ha riscoperta grazie a tre deejay e produttori inglesi, ossia i Goodboys, maestri della house, che hanno «remixato» Bongo cha cha cha. Un brano pubblicato nel 1959, uno dei primi esempi di ritmi latino americani in Europa. Il risultato dell’operazione è stato che Bongo cha cha cha è diventato un fenomeno social. Le celebrità lo rilanciano su Tik Tok, è trasmesso a mitraglia dalle radio e ha vinto il disco d’oro. Lei, Caterina Valente, che vive a Lugano non lontano da Mina, non ci ha guadagnato nulla, ma il suo nome ha bussato di nuovo, prepotentemente, alla porta della popolarità. Si è fatta (ri)conoscere da una generazione che non aveva la più pallida idea di quanto straordinaria fosse stata la sua carriera.

“DIVA” A 90 ANNI

I Goodboys hanno impacchettato il loro remix di Bongo cha cha cha per la gioia di una valanga di ascoltatori in mezzo mondo con centinaia di milioni di views sui social e sulle piattaforme streaming. Da Tik Tok a TocToc. Scoprendo una cantante straordinaria, tornata “diva” a 90 anni. Ma con merito. Caterina Valente è nel Guinness dei Primati perché ha inciso brani in dodici lingue diverse (sei delle quali parla con naturalezza), ne ha venduti quasi venti milioni di copie in tutto il mondo ed è stata forse la prima italiana a diventare protagonista nella tv americana. È stata dodici volte ospite del leggendario Perry Como e poi, a turno, di Ella Fitzgerald, Danny Kaye, Bing Crosby e persino Dean Martin nel suo memorabile show sulla Nbc.

STELLA MONDIALE NON POPOLARISSIMA IN ITALIA

Una stella mondiale con numeri impressionati. Nel 1969 un suo concerto registrato in Germania per la Cbs (Caterina from Heidelberg) è stato visto da più di 50 milioni di americani. E in Italia? Nel 1961 ha inaugurato il Secondo Programma (ossia Rai2) con le sei puntate di Bonsoir Caterina; e tra l’altro, in Un’ora con Caterina Valente ha duettato pure con Mina. Poi, questa stella italiana che rimaneva sempre meno in Italia, ha fatto tournée dal Giappone al Sudafrica, ha festeggiato i 50 anni di carriera con Paul Anka alla tv tedesca, è stata invitata da Johnny Dorelli in varietà Mediaset di metà anni Ottanta. Poi le sue apparizioni si fanno sempre più rare mentre lei divide la propria vita tra Lugano e gli Usa senza puntare mai su quella calamita di consenso che è la nostalgia canaglia. Ma in Italia quest’artista dalla voce squillante e dall’indubbio talento di performer non ha avuto quel rimbalzo di popolarità che di solito spetta a chi ha costellato la propria storia di successi in giro per il mondo.