Carri armati e caccia gonfiabili, così Zelensky inganna i missili russi

I gonfiabili ucraini costano 20 volte meno dei razzi che i russi lanciano per distruggerli. Sono in grado di ingannare droni e satelliti

L’Ucraina contro la Russia mette in campo anche carri armati gonfiabili, che vengono usati come esche per far sprecare tonnellate di proiettili all’esercito russo. La notizia arriva dalla Repubblica Ceca, dove la società Inflatec ha riportato un aumento vertiginoso delle vendite negli ultimi dodici mesi. Tuttavia per non violare alcun segreto militare,  non ha potuto confermare che questo sia avvenuto grazie all’Ucraina.

«Sicuramente stiamo vendendo a molti governi in tutto il mondo, non solo in Europa», ha detto ai giornalisti il direttore delle vendite e del marketing Poven Kumaresan. Precisando poi che tre dozzine di dipendenti «attualmente producono 30-40 esche al mese».

Riproduzioni di molti modelli

Per fare solo qualche esempio, l’azienda è in grado di creare la riproduzione esatta dei sistemi lanciamissili Himars, ma anche di carri armati, veicoli da combattimento di fanteria, veicoli corazzati e perfino caccia. Queste “esche” hanno dimensioni reali. Realizzate in seta sintetica, vengono gonfiate con un soffiatore elettrico o a benzina, pesano tra i 25 e i 90 chili. Richiedono da due a quattro persone per essere maneggiate sul campo di battaglia, sul quale risultano molto efficaci poiché in grado di ingannare droni, satelliti e altri strumenti di ricognizione nemica.

Gli assalitori facili bersagli da colpire

C’è il vantaggio che il nemico, non appena sferra un attacco per annientare il gonfiabile appena identificato, diventi a sua volta un facile bersaglio per chi ha piazzata quell’esca ed è pronto a colpire. «Se non ho un binocolo, guardando da una distanza di 150-200 metri non sarò in grado di dire se si tratta di un’arma vera o di un’esca», ha spiegato l’amministratore delegato della Inflatec, Vojtech Fresser.

Con i gonfiabili vantaggio economico

Quindi la somiglianza con gli originali è innegabile, mentre il prezzo è ben diverso: le esche vanno da 10mila a 100mila dollari. Un costo decisamente inferiore a quello dei razzi che vengono lanciati per distruggerle. E anche questo aspetto economico, nella guerra di oggi, è un campo di battaglia importante. «Se costringo il nemico a distruggere il mio prodotto con qualcosa che è a volte 20 volte più costoso, allora vinco economicamente», ha spiegato Fresser. Grazie a questo stratagemma, quindi, nell’ultimo anno l’esercito russo ha esultato per aver distrutto numeri irreali di veicoli ucraini, perché un terzo di questi erano in realtà dei semplici gonfiabili.

I gonfiabili russi sarebbero un flop

Tuttavia, sembra che anche i russi abbiano tentato di seguire la stessa tattica, ma con meno successo. Fabbricati diversamente, i finti carri armati si sarebbero sgonfiati sul campo, rivelandosi quindi per quello che erano davvero e suscitando lo scherno delle forze ucraine, che si erano fatte beffa dei russi sui social media lo scorso gennaio. «Ovviamente preferirei produrre giocattoli per bambini – ha detto poi Fresser -. Ma prima di tutto dobbiamo garantire loro un mondo sicuro ».

Foto Aliexpress

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