Scoppia il caso sui concorsi al Consorzio Autostrade Siciliane. Il motivo? Troppi parenti tra i candidati ammessi.
Il Consiglio direttivo di Autostrade siciliane, presieduto da Filippo Nasca, non ha dubbi: è tutto da rifare. Il timore, infatti, era quello che potesse crearsi un rilevante conflitto di interessi, ritagliando delle condizioni particolarmente favorevoli per i parenti dei dipendenti
“L’emersione di profili di conflitti di interesse nel percorso procedimentale di reclutamento – si legge in una nota dello stesso Consorzio -, legati anche all’anomala incidenza percentuale di parenti o congiunti di dipendenti in servizio fra i candidati ammessi alle prove finali”.
“Dalle verifiche effettuate nelle procedure concorsuali di cui alla delibera n.22/CD del 25/05/2021 – dice il provvedimento – è emerso che, tra le istanze dei candidati pervenute per i diversi profili, risultano ammessi alle prove scritte 20 candidati che hanno contiguità parentale con il personale dipendente in servizio o in quiescenza dell’Ente, oltre a due candidati che risultano essere dipendenti di aziende che attualmente operano in appalto con il Cas, in virtù dell’art.24 del capitolato d’appalto, oltre a due candidati che attualmente hanno un incarico di supporto al Rup per il Cas“.
Di seguito, l’elenco dei bandi revocati: