Concorsi pubblici, ecco cosa cambia con il nuovo decreto: tutte le novità

Concorso per 3000 posti di lavoro - google - PalermoLive.it

Se stai pensando di partecipare a un concorso pubblico, il nuovo decreto sulla Pubblica Amministrazione porta importanti novità che potrebbero semplificare la selezione e rendere il tutto più accessibile.

Con il decreto appena approvato, ci sono infatti cambiamenti significativi che promettono di migliorare l’efficienza delle assunzioni nel settore pubblico, aprendo a nuove opportunità per chi aspira a lavorare nella pubblica amministrazione.

Concorsi centralizzati

Una delle novità più rilevanti riguarda l’organizzazione dei concorsi. Non sarà più compito delle singole amministrazioni bandire i concorsi, ma tutto verrà centralizzato a livello nazionale dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Questo cambiamento dovrebbe ridurre sia i tempi che i costi legati alle selezioni, rendendo il processo più veloce ed efficiente. Inoltre, le prove e i criteri di valutazione saranno uniformi su tutto il territorio nazionale.

Graduatorie senza “Taglia Idonei”

Un’altra modifica riguarda le graduatorie dei concorsi. Fino ad oggi, esisteva una norma che limitava il numero degli idonei, fissandolo a una percentuale specifica rispetto ai posti disponibili. Con il nuovo decreto, questa norma viene sospesa per le graduatorie del 2024 e 2025, dando la possibilità a un numero maggiore di candidati di essere considerati idonei. Ciò significa graduatorie più flessibili, aumentando le probabilità di essere chiamati a ricoprire un ruolo.

Assunzioni riservate ai diplomati ITS Academy

Il decreto introduce anche una novità importante per i diplomati degli ITS Academy, gli Istituti Tecnologici Superiori che offrono una formazione altamente specializzata. Il 10% delle assunzioni nelle amministrazioni pubbliche sarà riservato a chi ha ottenuto il diploma presso queste scuole.

Questo offre una grande opportunità per i giovani diplomati di entrare nel mondo del lavoro pubblico, con contratti temporanei della durata di tre anni. Durante questo periodo, i candidati dovranno continuare gli studi e conseguire una laurea, oltre a ricevere una valutazione positiva del lavoro svolto. Solo in questo modo potranno essere assunti definitivamente, con un percorso che li porterà a crescere professionalmente.