Da quasi un anno sono in attesa di assunzione, ma fino ad ora nessuna notizia ufficiale. Parliamo dei 46 autisti vincitori di concorso Rap che a gennaio erano stati chiamati da piazza Cairoli per presentare i documenti; subito dopo si sarebbero dovuti sottoporre alle visite mediche e mettere finalmente la firma sul contratto. Purtroppo però per i potenziali futuri lavoratori dell’azienda che si occupa della raccolta rifiuti a Palermo da gennaio è calato il silenzio.
A spiegare a Palermo Live la situazione è uno dei vincitori della graduatoria: “Siamo vincitori di concorso. Il 26 gennaio ci hanno convocato per i documenti propedeutici all’assunzione, ma da quel momento non abbiamo saputo più nulla. Sapevamo che la presentazione della documentazione non significava subito assunzione, ma ha innescato una reazione a catena: c’è chi si è licenziato, chi ha chiuso la partita iva, chi ha dato il preavviso per le dimissioni. Da febbraio, quindi, molti di noi si ritrovano senza un lavoro e uno stipendio”.
i vincitori del concorso riconoscono la situazione complicata dell’azienda e il lavoro che stanno facendo insieme all’amministrazione comunale. Inizialmente l’obiettivo della Rap era quello di mettere in organico i 46 autisti a fine 2023, ma i tempi si sono dilatati. “Premesso che sia il presidente della Rap Todaro che il sindaco Lagalla stanno facendo un lavoraccio per rialzare l’azienda. Noi 46 autisti lo riconosciamo, ma vogliamo sapere di che morte dobbiamo morire. Siamo tra l’incudine e il martello. Chiediamo delle risposte ufficiali sulle nostre assunzioni, il bisogno di personale c’è e i nuovi mezzi anche. Attendiamo che venga approvato il Pef Tari, ma sempre col punto interrogativo. Ecco perché chiediamo una comunicazione ufficiale dalla Rap”.
Molti si ritrovano senza un lavoro in attesa di assunzione: “Viviamo una situazione di disagio perché ovviamente non possiamo lavorare, nessuno ci assume sapendo che siamo vincitori di concorso perché assumere ha un costo idem licenziare. Una volta si aspetta l’approvazione del bilancio, poi del piano industriale e adesso del pef Tari. Quello che chiediamo noi adesso è sapere una data ufficiale”.
LEGGI ANCHE: