Condannati per mafia, ma con il reddito di cittadinanza: 145 denunce

Ammonterebbero a circa 1 milione e 200 mila euro le somme erogate dall’Inps

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La Guardia di Finanza di Palermo ha scoperto 145 persone che nonostante la condanna per mafia, percepivano il reddito di cittadinanza. Tutti denunciati con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed all’Inps.

Le fiamme gialle hanno appurato dalle indagini che delle 145 persone denunciate, alcune continuavano a percepire il reddito mentre altre lo avevano incassato. Sono circa 1 milione e 200 mila euro le somme ricevute a partire dal 2019 da famiglie o dagli stessi condannati per associazione mafiosa o per reati gravi. Tra i soggetti colpiti figurano appartenenti ai clan di Resuttana, di Passo di Rigano, della Kalsa, di Carini e di Partinico. E anche affiliati alla famiglia Inzerillo e Lo Piccolo.

L’Inps, adesso, provvederà alla revoca nonché al recupero delle somme di denaro dei sussidi. Infine per 26 soggetti è scattato il sequestro preventivo pari a circa 70 mila euro.