Un imprenditore edile di Misilmeri, Antonino Giordano, è stato assolto dalla Corte d’Appello di Caltanissetta dopo che nel 2003 a Palermo era stato condannato a quattro anni di reclusione per associazione mafiosa. Secondo l’accusa l’uomo grazie ai suoi rapporti con i clan avrebbe acquisito il controllo di attività economiche e appalti pubblici.
Ad incastrarlo una telefonata del 1999 tra un noto esponente di Cosa Nostra e un’altra persona che si pensava poteva essere appunto Antonino Giordano. La difesa, a seguito di indagini, ha potuto dimostrare anche grazie a una perizia fonetica disposta dalla Corte di Caltanissetta che l’uomo al telefono col boss non era Giordano. Si è trattato quindi di uno scambio di persona.