Sono adesso definitive le condanne per 16 elementi che erano stati arrestati nel luglio 2016 nell’operazione “Tiro Mancino”. Tra questi Antonino Abbate, nipote del boss “Gino u mitra”, che ha ricevuto la pena più alta. Nella lista anche il fratello dei capimafia di Porta Nuova, Giovanni di Giovanni. Nelle indagini condotte 4 anni fa, in cui erano state fermate 26 persone, gli inquirenti avevano sequestrato ingenti carichi di droga, che veniva smerciata alla Kalsa e in altri quartieri di Palermo e provincia. Negli affari erano coinvolti anche soggetti napoletani. Tra questi figurano 4 nomi nella lista delle condanne definitive. Il primo grado di giudizio, emesso nel 2017, ha fatto scaturire i ricorsi dei soggetti imputati, che adesso sono stati bocciati dalla Cassazione.
15 anni di carcere per Antonino Abbate, a cui fa seguito Giuseppe Tumminia con 14 anni e 8 mesi. Minori le altre condanne, 8 anni e 8 mesi per Benito Eros Culotta e 8 anni per Antonio Barbera. A Gaetano Leto inflitta una condanna di 6 anni e 8 mesi. 4 anni invece a Calogero e Salvatore Lupo, Gaetano Giunta e Giovanni Battista Di Giovanni. Infine a Giuseppe Bronte e Fabrizio Alfano 2 anni e 6 mesi, e 2 anni a Pietro Rubino. Per quanto riguarda i napoletani Ferdinando Matuozzo ha ricevuto una condanna di 14 anni, mentre Luigi Parolisi 8 anni e 8 mesi, Gaetano Matuozzo 4 anni e 6 mesi e Gaetano Ferrara 2 anni.