Impennata di contagi, Speranza rassicura: «Non ci sarà un nuovo lockdown»
Il ministro della Salute esclude una nuova quarantena nazionale: «Dobbiamo convivere con il virus ed evitare rischi inutili»
Aumentano i contagi in Italia e, dopo che il numero dei nuovi casi positivi ha superato la soglia dei mille nella giornata di ieri, cresce anche la preoccupazione circa nuove chiusure e restrizioni. Ad intervenire sulla questione, il ministro della Salute Roberto Speranza che, in un’intervista rilasciata a La Stampa, rassicura: «Non ci sarà un nuovo lockdown».
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I dati dei nuovi contagi sembrano presagire il peggio, riportando le lancette dell’Italia al 12 maggio, ma Speranza sottolinea: «La situazione non è paragonabile a quella di marzo. Io sono ottimista, anche se prudente e cauto. Il nostro Servizio sanitario nazionale si è molto rafforzato. Allora avevamo una curva di contagi fuori controllo e non avevamo un apparato pronto a tracciare e isolare i casi».
«In Italia avevamo cinquemila posti in terapia intensiva, ora sono raddoppiati – spiega il ministro, che aggiunge – siamo in fase di convivenza col virus, prendendoci dei rischi: il tasso zero contagi non esiste. Per azzerarlo ci voleva un lockdown per altri 3-4 mesi. Dobbiamo controllarlo ed evitare rischi inutili».
Poi Speranza rilancia un appello ai giovani: «Dateci una mano a tenere sotto controllo i contagi per tutelare genitori e nonni quando tornate dalle vacanze: non esagerate». Secondo il ministro «dobbiamo insistere sulla App Immuni che va rilanciata, perché siamo a 5 milioni di dispositivi scaricati e devono aumentare in quanto ha una sua utilità». Infine, sulla scuola, il ministro è perentorio: «È un punto fondamentale, la scuola deve riaprire, punto e basta».
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