Contanti, Cartier e Rolex al manager Rai arrestato, ma tremano in tanti

Sono già stati arrestati il capo degli uffici acquisti e due imprenditori, ma rischiano di finire sotto inchiesta altri manager della Rai

Nell’ordinanza di applicazione delle misure cautelari a carico di due imprenditori lombardi, i fratelli Giorgio e Andrea Gnoli, molti passaggi sono oscurati. Ci sono tanti “omissis”, che, una volta concluse le indagini, potrebbero travolgere tanti manager della Rai. Questa è un passaggio dell’ordinanza: «Quella Rai… omissis… ha sempre corrotto tutti, dando soldi a non finire… omissis… e adesso vedrai che scoprono Roma… omissis… eh, gli orologi». Intanto un dirigente della Rai è stato già arrestato. Si tratta di Gianluca Ronchetti, l’ex capo della Direzione acquisti della Tv di Stato. All’uomo apparterrebbero le buste zeppe di contanti per 194 mila euro e decine di anelli, bracciali, pepite d’oro, Cartier e Rolex rinvenuti il 31 gennaio scorso nella casa della madre, nascosti dentro i vasi del giardino. Secondo gli investigatori sarebbero alcune delle mazzette che stanno seminando il panico in viale Mazzini. Bastano venti omissis per far tremare la Rai. Infatti l’inchiesta è tutt’altro che conclusa.

APPALTI IN CAMBIO DI SOLDI E REGALI

Così scrive il gip: «Un sistema diffuso di irregolarità attuate da dipendenti Rai per favorire l’aggiudicazione di appalti ad alcuni operatori del settore dei servizi di facchinaggio e manovalanza per gli allestimenti scenici nei centri di produzione di Milano e Roma». Dalle carte della procura emergono in totale, fra il 2015 e il 2019, 190 contratti di affidamento ai due imprenditori arrestati, i fratelli Giorgio e Andrea Gnoli. A stipularli era appunto Ronchetti, il capo della Direzione Acquisti. Il manager, in cambio di bustarelle, assegnava gli appalti diretti o con procedure negoziate sotto la soglia dei 40 mila euro per evitare gare di appalto. Oltre i soldi, fra i regali che l’uomo ha incassato compaiono due Rolex Daytona, una suite all’Hotel Yard di Milano in occasione della partita Roma-Inter, e viaggi a Saint Tropez.

LA CHAT E GLI “STIPENDI”

C’era una chat di gruppo, con un nome che già diceva tutto: “Martedì…gnocchi”. A farne parte, oltre a Ronchetti ed ai fratelli Gnoli, c’erano i tre dipendenti della tv pubblica Bruno Bortolotto, Corrado Pirola e Massimiliano Mazzon, responsabili dei contratti, con cui, secondo la procura, gli imprenditori avevano «rapporti diretti». I due fratelli arrestati hanno rivelato l’esistenza di fondi neri con cui il padre e lo zio pagavano ogni mese 15 mila euro a Ronchetti e ad altri uomini della Rai di Milano. «Lo stipendio veniva calcolato a misura della importanza del funzionario» e poteva oscillare tra i 1.000 e i 2.000 euro». L’indagine però non è chiusa. Altri manager della Rai rischiano di finire sotto inchiesta.