Arrivano 90 milioni di euro per riqualificare il centro storico di Palermo. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm con il quale è stato dato il via libera agli investimenti pubblici. Kalsa, Ballarò, il teatro Massimo e il cosiddetto “piede Fenicio”, l’area dove sorgevano il Kemonia e il Papireto, cioè tra palazzo Reale e il palazzo delle Aquile. Queste le aree d’intervento. Lavori a piazza Magione, con il restauro del convento della Sapienza e diversi interventi di rifacimento delle pavimentazioni in vie e piazze del quartiere per una futura pedonalizzazione.
Cantieri anche nel convento delle Carmelitane Scalze, dello Spasimo e quello della Gancia. A Ballarò 6 progetti per poco meno di 14 milioni. Nel “piede Fenicio”, saranno impegnati 19 milioni con 9 progetti attorno al Cassaro. Tra questi, il complesso di palazzo Gulì e del museo Riso, che permetterà di realizzare un collegamento ciclopedonale fra piazza Bologni e piazza del Gran Cancelliere. Tre progetti saranno poi finalizzati alla valorizzazione del percorso Unesco.
Conte ha anche convocato per il 2 febbraio il tavolo per la firma del contratto Istituzionale di sviluppo con Comune e Regione. Sarà Invitalia a gestire il finanziamento che riguarda 34 progetti di restauro, manutenzione e riqualificazione di edifici storici e aree del centro storico e vincola l’impegno delle somme alla fine del 2021 e le spese entro la fine del 2023.
Nell’area teatro Massimo, con poco meno di 22 milioni concentrati in 5 interventi, fra cui il più corposo – 12 milioni – prevede il restauro dell’ex Collegio di San Rocco, oggi sede di facoltà universitarie, che sarà riconvertito, nelle parti non utilizzate dall’università – in un museo. E sempre nella stessa area del centro storico sarà recuperato l’ex convento di San Basilio, destinato a diventare la “Casa delle culture” della città.