Continua la polemica su Achille Lauro, l’Osservatore Romano: “Il Vangelo è più trasgressivo”
“Nulla di nuovo”. Il direttore replica a Fiorello e ricorda David Bowie
Ancora polemiche per l’esibizione di Achille Lauro che durante la prima serata del festival di Sanremo ha inscenato il suo battesimo. La rappresentazione fatta dal cantante, mentre cantava Domenica in apertura di serata, ha scatenato la prima grande polemica di questa 72esima edizione di Sanremo. E in molti, oggi, gridano allo scandalo, invocando l’intervento immediato della Rai.
Il primo a criticare duramente il gesto di Lauro è stato il vescovo di Sanremo, monsignor Antonio Suetta, che ha sottolineato come, negli ultimi tempi, il Festival abbia preso una “brutta piega”.
In merito è intervenuto anche “L’Osservatore Romano“, ma con altri toni, citando David Bowie e chiosando: “Non ci sono più i trasgressori di una volta”.
L’OSSERVATORE ROMANO SULL’ESIBIZIONE DI ACHILLE LAURO
“Chiamati in causa da Fiorello alla cui simpatia non si può resistere, eccoci qui a dire la nostra, come richiesto, su Achille Lauro. In punta di piedi. Perché Sanremo è Sanremo. L’Osservatore è L’Osservatore”. Così il direttore Andrea Monda. “Volendo essere a tutti i costi trasgressivo, il cantante si è rifatto all’immaginario cattolico. Niente di nuovo. Non c’è stato nella storia un messaggio più trasgressivo di quello del Vangelo. Da questo punto di vista difficilmente dimenticheremo la recita del Padre Nostro, in ginocchio, di un grande artista rock come David Bowie. Non ci sono più i trasgressori di una volta”.