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Contrabbando di sigarette tra Tunisia, Palermo e Napoli: i NOMI dei 16 arrestati

Sequestro di beni per oltre un milione di euro, 14 custodie cautelari in carcere e due arresti domiciliari. Nelle prime ore di questa mattina, i finanzieri del Comando Provinciale Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, su richiesta della Procura Europea (EPPO – European Public Prosecutor’s Office) – Ufficio di Palermo contro il contrabbando di sigarette.

Per altri sette indagati per i quali pure era stata richiesta la misura cautelare, la eventuale esecuzione è rinviata all’esito dell’interrogatorio preventivo ai sensi dell’art. 291 c.1 quater c.p.p., come introdotto di recente dalla Legge n. 114 del 2024. A capo delle organizzazioni c’erano Mongi Ltaief, 53 anni, tunisino residente a Marsala che trafficava in tabacchi nel Trapanese, e Antonino Li Causi, 56 anni, palermitano l’uomo che gestiva la seconda organizzazione che piazzava i tabacchi nel territorio.

Oltre a Ltaief e Li Causi in arresto sono finite altre 14 persone. Ecco i nomi: le porte del carcere si sono aperte per Vincenzo Bilardello, 66 anni di Marsala; Vincenzo Gandolfo, 34 anni di Marsala; Nejib Ammar, 35 anni, tunisino ma residente a Campofelice di Fitalia in provincia di Palermo; Pietro Roberto Arini, 51 anni, di Marsala; Gaetano Li Causi, 33 anni, palermitano, figlio di Antonino; Giovanna Quartararo, 33 anni di Palermo; Gaetano Catalano, 46 anni di Palermo; Gaetano Adelfio, 33 anni, di Palermo; Rosario Cozzolino, 38 anni, di Ercolano; Gennaro Imperato, 61 anni, di Ercolano; Salvatore Gremito, 51 anni, di Ercolano; Simone Pipitò, 34 anni, di Palermo.

Ai domiciliari, invece, sono finiti Caterina Li Causi, 34 anni, di Palermo, figlia di Antonino e sorella di Gaetano; Concetta D’Asaro, 35 anni di Palermo.

Contestualmente, la Procura Europea ha disposto la esecuzione di perquisizioni presso le abitazioni e altri luoghi nella disponibilità degli indagati, nei cui confronti si procede per il reato di associazione per delinquere transnazionale finalizzata al contrabbando di sigarette. Le attività sono in corso nelle province di Palermo, Trapani e Napoli.

Contrabbando di sigarette su asse Tunisia-Palermo-Napoli

Le indagini hanno consentito di ricostruire due diverse organizzazioni criminali a carattere transnazionale (in rapporti di affari tra loro), operanti nel Trapanese e nel Palermitano e con agganci nell’area napoletana per le forniture della merce. Nello specifico:

  • la prima, diretta da un tunisino e attiva prevalentemente tra Marsala, Mazara del Vallo e Petrosino, avrebbe introdotto nel territorio nazionale sigarette di contrabbando provenienti principalmente dalla Tunisia attraverso l’utilizzo di imbarcazioni da pesca;
  • la seconda, capeggiata da un palermitano, avrebbe acquistato grandi quantitativi di T.L.E. provenienti dal nord Africa e dall’est Europa, attraverso la mediazione di tre napoletani, stoccandoli presso magazzini dislocati in aree ad alta densità criminale, per poi distribuirli in maniera capillare in tutta la provincia grazie a un’articolata rete di rivenditori.

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Redazione PL