La Guardia di Finanza di Palermo ha arrestato 15 persone di cui 3 in carcere, 7 agli arresti domiciliari, 5 con l’obbligo giornaliero di presentazione alla p.g.; sono accusati dei reati di associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di sigarette e traffico di sostanze stupefacenti.
Sequestrati un fabbricato, 2 magazzini, un appartamento, 3 autovetture e 3 motoveicoli, per un valore complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro.
I destinatari del provvedimento di custodia cautelare in carcere sono i palermitani B.G. (classe ‘88) e C.P. (classe ‘66), capi e promotori dell’organizzazione criminale. Arresti domiciliari per D.G.G. (classe ‘87), autista per conto della ditta di spedizione, F.G. di 38 anni, G.G. (36enne) e G.A. (classe ‘70), i primi due corrieri e quest’ultimo acquirente di t.l.e. Infine, nei confronti di D.S.G. 55enne, B.M. 33 anni, D.P.G. (classe ‘76) e D.P.M. (classe ‘57), grossisti acquirenti di t.l.e., applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
A Napoli si è proceduto ad eseguire la misura cautelare in carcere nei confronti di A.C. (classe ‘73), quale capo e promotore dell’organizzazione con compiti di procacciamento del t.l.e. a Napoli e spedizione a Palermo. Agli arresti domiciliari i sodali addetti alle spedizioni: A.A. 25 anni, B.M. 46enne, C.G. (classe ‘60) mentre per V.P. (classe ‘69) l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Sono altresì indagate altre 13 persone, per un totale di 28 soggetti coinvolti. Di questi, ben 19 risultano percettori di Reddito di Cittadinanza.
Le indagini svolte nel periodo novembre 2019-maggio 2020 condotte mediante intercettazioni telefoniche ed ambientali, attività di videosorveglianza e servizi di osservazione e pedinamento, avrebbero permesso di documentare un fiorente traffico di tabacchi lavorati esteri posto in essere sulla piazza palermitana da parte di un’organizzazione criminale che era solita rifornirsi a Napoli.
Nello specifico, due soggetti palermitani (C.P. e B.G.), a capo del gruppo criminale, avrebbero gestito a Palermo i flussi delle sigarette di contrabbando acquistate in Campania (da A.C.) e poi occultate presso un immobile affittato in zona Corso dei Mille. Il gruppo si sarebbe rifornito del tabacco lavorato estero di contrabbando procacciato a Napoli attraverso mirate trasferte eseguite da soggetti appartenenti all’organizzazione con compiti di corriere/staffetta utilizzando autovetture prese a noleggio, viaggiando all’andata via nave ed al ritorno verso Palermo via terra.
In una fase successiva, in concomitanza con l’inizio delle limitazioni agli spostamenti causati dal virus COVID-19, il gruppo criminale avrebbe messo in atto un metodo alquanto innovativo ed insidioso. Nello specifico, le sigarette sarebbero state inviate a Palermo utilizzando una ditta di spedizione, ignara del traffico illecito; venivano comunicati ccome mittenti e destinatari nomi e indirizzi di pura fantasia, e comunicavano i relativi numeri di spedizione ad un uomo di fiducia. Quest’ultimo, autista operante per conto della ditta di spedizione (D.G.G.), oggi agli arresti domiciliari, provvedeva a ritirare e consegnare i pacchi contenenti il t.l.e. direttamente presso il magazzino di stoccaggio.
In un’occasione, sequestrato anche 1 kg di hashish, constatando, quindi, che l’attività illecita del sodalizio criminale si sarebbe estesa anche al traffico di stupefacenti. Tale scelta evidentemente anche in ragione delle difficoltà della vendita al minuto su strada delle sigarette nel periodo epidemiologico.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa 700 kg di TLE e arrestati 3 soggetti in flagranza di reato.
Inoltre, i Finanzieri hanno ricostruito che, nonostante le limitazioni imposte agli spostamenti a causa dell’emergenza epidemiologica in corso da COVID-19, in soli 7 mesi (novembre 2019-maggio 2020), sarebbero state trasportate da Napoli a Palermo oltre 5 tonnellate di sigarette.
Il prezzo d’acquisto nella piazza napoletana sarebbe stato di 22 euro a stecca (meno della metà delle sigarette di libera vendita), successivamente venduto nel capoluogo palermitano all’ingrosso a 27 euro e al dettaglio per la minuta vendita a 35 euro. Il volume d’affari superava i 2,4 milioni di euro.
I carichi di t.l.e., una volta giunti nel capoluogo Palermitano, sarebbero stati venduti o ceduti per la successiva vendita al dettaglio prevalentemente nelle zone Oreto-Stazione, Settecannoli, Borgo Vecchio, Brancaccio e Zen.