Contrasto alla ludopatia, al via il 4 marzo i seminari per gli insegnanti

L’iniziativa è organizzata dall’associazione di promozione sociale “Elementi” di Palermo, presieduta da Amelia Bucalo Triglia

Contrasto alla ludopatia e prevenzione delle dipendenze al centro dei seminari che si terranno a partire dal 4 marzo per tutto il corso del mese.
“Gioco o malattia? Quali i segnali allarmanti” è il titolo del ciclo di incontri gratuiti organizzati dall’associazione di promozione sociale “Elementi” di Palermo.
Quattro appuntamenti in tutto, rivolti agli insegnati della Scuola Secondaria di secondo grado, finalizzati a offrire formazione, teorica e scientifica.
L’obiettivo è prevenire, gestire e contrastare le dipendenze.
Ovvero, comportamenti determinati dall’uso eccessivo e irrazionale degli strumenti collegati al web che può degenerare nel fenomeno della ludopatia.
Tutti gli incontri si terranno ogni venerdì dalle 15:00 alle 17:00 del mese di marzo.
Le iscrizioni sono ancora aperte.

PAROLA D’ORDINE: PREVENZIONE

“Gli esperti – spiega Amelia Bucalo Triglia, presidente dell’associazione di promozione sociale “Elementi” e organizzatrice dei seminari – affermano che la dipendenza, disturbo del comportamento, è modificabile se precocemente identificata“.
“Pertanto – prosegue – è di grande importanza per tutti gli operatori scolastici imparare a riconoscere i primi segnali di una possibile condotta da addiction“.
La migliore cura rimane la prevenzione.
In una simile ottica, risulta dunque necessario favorire una formazione ad hoc per tutti gli adulti che si prendono cura dei ragazzi in un momento fondamentale del loro neurosviluppo.

ANALISI DEL FENOMENO: DALLE CAUSE ALLE CONSEGUENZE

Al centro dei quattro seminari, lo studio delle dipendenze e della ludopatia.
Fenomeni che saranno affrontati a partire dall’analisi delle cause, descritte congiuntamente ai fattori di rischio e protezione.
Particolare attenzione sarà rivolta all’early detection e alle life skills, due espressioni anglosassoni che si riferiscono rispettivamente alla diagnosi precoce dei disturbi del comportamento e alle cosiddette “competenze di vita”.
Queste ultime rappresentano un bagaglio esperienziale che include il sapere “non scritto”, necessario per affrontare la quotidianità, le sfide del lavoro e le relazioni interpersonali da individui maturi, consapevoli e indipendenti.
Al centro dei seminari, anche le conseguenze legate alla ludopatia e alle dipendenze e le attuali normative in materia.

Iscrizioni ancora aperte per il mese di marzo. Quattro incontri in tutto
Iscrizioni ancora aperte per il mese di marzo. Quattro incontri in tutto

Uno dei punti più qualificanti degli incontri riguarda la disponibilità degli esperti nei confronti degli insegnanti, a fornire valutazioni e chiarimenti sui singoli casi.
Un modo efficace di rispondere ai bisogni, dotando gli educatori di strumenti importanti per avversare il disagio comportamentale.

PARTECIPANTI E RELATORI

A condurre i seminari sarà Giuseppe Maniaci, psicologo specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta e dottore di Ricerca in Neuroscienze e Disturbi del comportamento.
Gli incontri vedranno inoltre la partecipazione del dottore Giuseppe Mustile, responsabile dell’ Unità Complessa Dipendenze patologiche del Servizio per le Tossicodipendenze dell’ ASP di Ragusa.
Insieme a loro, la dottoressa Giusi Giannone del SerT di Bagheria e lo psicologo Nicolay Catania.
Sarà presente anche la dottoressa Amelia Bucalo Triglia, in qualità di responsabile del progetto.

Amelia Bucalo Triglia, presidente di "Elementi"
Amelia Bucalo Triglia, presidente di “Elementi”

COME PARTECIPARE

Sarà possibile iscriversi ai seminari fino al prossimo 2 marzo, compilando il modulo al link https://forms.gle/6tgb96DbogdDaDEQA.
A conclusione del ciclo, si procederà alla valutazione dei vissuti e delle esperienze emersi nelle scuole.
L’obiettivo è attivare una riflessione in merito, da condividere in occasione di un futuro momento dedicato alla socializzazione, che si terrà nello spazio all’aperto della sede operativa di “Elementi”.
Un modo per ribadire che le relazioni reali sono ben diverse rispetto a quelle virtuali.