Controlli nei luoghi della movida a Palermo: sanzionati due locali

All’atto del controllo, uno dei due locali è risultato privo della prescritta Concessione di Suolo Pubblico, in quanto occupava, al fine di trarne profitto, una porzione di suolo pubblico di circa 50 mq con numerosi arredi ed attrezzature a servizio dell’attività

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Continua l’attività della Polizia Municipale nei luoghi della Movida. Sabato sera gli agenti del Nucleo Attività Produttive, hanno controllato due locali, uno in via Candelai e l’altro in via Vittorio Emanuele, comminando sanzioni per €6.173 ed effettuando le dovute segnalazioni all’Autorità Giudiziaria. All’atto del controllo, entrambi i locali erano aperti al pubblico, con la presenza di numerosi avvento. Inoltre sono risultati sprovvisti della prescritta SCIA per somministrazione di alimenti e bevande all’esterno; in uno di essi, sebbene vietato dall’Ordinanza del Sindaco, erano poste in vendita per asporto, dopo le ore 20,00, bevande in bottiglie di vetro.

LOCALE PRIVO DI CONCESSIONE DI SUOLO PUBBLICO

Uno dei due locali è risultato privo della prescritta Concessione di Suolo Pubblico. In quanto occupava, al fine di trarne profitto, una porzione di suolo pubblico di circa 50 mq con numerosi arredi ed attrezzature a servizio dell’attività. Tenuto conto che le suddette porzioni di suolo pubblico, in quanto considerate bene culturale, al gestore è stata contestata l’illecita occupazione di suolo pubblico. E la mancanza di conformità alla normativa sui Dehors relativamente alla concessione di suolo pubblico prevista dal Regolamento Comunale e la violazione per degrado urbano. Ciò perché, nello spazio esterno, antistante il locale, di propria pertinenza, attrezzato con tavoli e sedie, non assicurava la completa pulizia e massima condizione di igiene da rifiuti. Segnalato, all’autorità giudiziaria per i reati ravvisabili nelle superiori condotte, il gestore.

Nell’altro locale, invece, riscontrate gravi ed evidenti carenze igienico-sanitarie e, nel corso del controllo si è accertato che uno dei lavoratori dipendenti, addetto alla manipolazione di alimenti era privo del prescritto attestato di alimentarista.