Missione compiuta per l’Italtennis. La squadra azzurra capitanata da Filippo Volandri batte l’Argentina 2-1 nel secondo incontro del girone di qualificazione di Bologna e conquista l’accesso alle Finals in programma a Malaga il prossimo novembre con un turno di anticipo. Una vittoria importante e più laboriosa del previsto, visto che alla splendida prova di Matteo Berrettini contro il numero due albiceleste Sebastian Baez ha fatto da contraltare la prestazione non brillante di Jannik Sinner contro Francisco Cerundolo. A risultato acquisito, il doppio azzurro Bolelli-Fognini si è dovuto inchinare alla coppia argentina Gonzalez-Zeballos, una mini delusione che non intacca assolutamente il traguardo raggiunto dall’Italia. Insieme agli azzurri, hanno già staccato il biglietto per Malaga anche Australia, Germania, USA, Olanda e Canada.
Vincere in poco più di un’ora senza concedere nè un break nè una palla break al proprio avversario. Roba per pochi, ma tra quei pochi si inserisce con autorità Matteo Berrettini, che nel primo singolare della sfida si ricorda di essere un top ten e sfodera una prestazione praticamente perfetta sin dal primo scambio. Il suo avversario Sebastian Baez (non l’ultimo arrivato visto che è numero 37 ATP) non entra mai in partita e cede all’impeto dell’azzurro per 6-2 6-3. Avere un “numero due” così è un lusso che forse solo la Spagna e gli USA in questo momento possono permettersi.
Dopo il forfait precauzionale contro la Croazia, l’Italia ritrova il suo numero uno Jannik Sinner, ma la partita contro Francisco Cerundolo (numero 27 del mondo) confermerà quante ruggini l’altoatesino si è portato appresso dai campi di Flushing Meadows. Nel primo set si intuisce già che la sfida sarà complessa, con Cerundolo in giornata di grazia e Sinner incapace di dare fluidità al suo gioco a partire dal servizio. Il primo set si risolve grazie ad un unico break all’undicesimo gioco e si chiude 7-5, ma subito dopo aver vinto la prima frazione, Sinner si blocca del tutto e il suo avversario vola addirittura 5-0 nel secondo set con l’azzurro incapace di abbozzare una minima reazione. Jannik evita il “cappotto” aggiudicandosi il proprio servizio al sesto gioco e lasciando poi strada all’argentino che chiude 6-1. A questo punto – sorretto dal tifo di tutta la panchina e dal lavoro paziente di Volandri – l’azzurro si scuote e inizia il terzo set trovando più regolarità e incisività nei colpi. La sofferenza prosegue però fino alla fine, con la vittoria arrivata per 6-3 dopo un nono game infinito in cui Cerundolo riesce ad annullare ben cinque match point e Jannik che può finalmente alzare le braccia al cielo e liberarsi dai fantasmi di quei match point falliti a New York contro Carlos Alcaraz (che ieri peraltro ha perso contro Auger-Aliassime nell’incontro perso dalla Spagna 2-1 contro il Canada a Valencia).
A risultato e qualificazione acquisiti, Simone Bolelli e Fabio Fognini non riescono a ripetere la bella prova offerta contro la Croazia e cedono alla coppia argentina formata da Maximo Gonzalez e Horacio Zeballos per 7-5 2-6 6-3. Una sconfitta che non incide sull’esito della sfida e della qualificazione e determinata dalla brutta giornata di Fabio Fognini, autore di una grande quantità di errori soprattutto nella risposta al servizio.
Domani pomeriggio gli azzurri chiuderanno il girone giocando contro la Svezia dei fratelli Ymer, che sulla carta era la squadra più debole del girone, ma che contro di noi si gioca la possibilità di arrivare seconda e accompagnare a Malaga gli azzurri. Ma la Croazia non tema, l’Italia non è abituata a “sfornare biscotti”. Ogni riferimento a una certa partita di calcio tra Svezia e Danimarca del 2004 è puramente casuale.