Coppa Davis, l’Italia vola in finale: Sinner e Berrettini inarrestabili

L’Italia del tennis conquista la finale di Coppa Davis per il secondo anno consecutivo, grazie alle straordinarie prestazioni di Matteo Berrettini e Jannik Sinner. Dopo la sofferta vittoria di Berrettini contro Kokkinakis, Sinner ha completato l’opera battendo l’australiano Alex de Miñaur con un convincente 6-3, 6-4 in poco più di 90 minuti.

Il successo, ottenuto al Martin Carpena di Malaga, proietta gli azzurri alla nona finale nella storia della competizione, con la speranza di aggiudicarsi la terza “insalatiera” contro l’Olanda, in programma domani.

Un Sinner inarrestabile

De Miñaur, nono nel ranking mondiale, ha dato battaglia, ma nulla ha potuto contro la forma eccezionale di Sinner. Il campione italiano ha iniziato il primo set con grande intensità, portandosi subito sul 2-0. L’australiano, determinato e generoso, ha sfruttato l’unico momento di difficoltà del rivale per pareggiare 2-2, ma Sinner ha ripreso il controllo allungando fino al 5-2, chiudendo il parziale sul 6-3 grazie a un servizio vincente dopo 41 minuti di gioco.

Nel secondo set, l’equilibrio è stato maggiore: per otto game, De Miñaur ha mostrato colpi spettacolari, guadagnandosi persino alcune standing ovation dal pubblico. Tuttavia, sul 4-4, Sinner ha trovato il break decisivo con un rovescio lungo linea che ha lasciato l’avversario senza scampo. Con un turno di servizio impeccabile, Jannik ha chiuso il match mentre sulle tribune risuonava “Il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano.

Numeri da record

Per Sinner si tratta della tredicesima vittoria consecutiva in singolare e della settantaduesima nel 2024. In Coppa Davis, il talento italiano non perde da due anni, con otto successi di fila tra singolo e doppio. Contro De Miñaur, il bilancio personale si aggiorna a nove vittorie su nove incontri.

La finale

La sfida di domani vedrà l’Italia affrontare gli olandesi Griekspoor e Van de Zandschulp, rispettivamente numero 40 e 80 del mondo, con la speranza di aggiungere un’altra pagina gloriosa alla storia del tennis azzurro.