Coppa Italia, al Palermo non basta un buon primo tempo: il Torino dilaga e passa il turno

Allo stadio Olimpico finisce 3-0

Torino

Un Palermo fragile perde contro il Torino allo stadio Olimpico e lascia la Coppa Italia. La squadra di Di Benedetto dopo un discreto primo tempo, crolla nella ripresa. I rosa alle prime difficoltà si disuniscono senza trovare più la giusta reazione e gli avversari senza farselo ripetere due volte ne hanno approfittato. Necessario per i rosa ritrovare le consapevolezze che la promozione in C aveva dato e questo non può che dipendere dal nuovo allenatore (siamo ai dettagli per Corini)

Per gran parte del primo tempo si è visto un buon Palermo, al cospetto di un Torino con poche idee e ancora in attesa di nuovi rinforzi dal calciomercato. Brunori ci prova con un tiro a giro al nono minuto, ma un super Milinkovic-Savic respinge in angolo. La squadra rosa è ben messa in campo con Broh ovunque in mezzo al campo, in difesa si rischia poco fino all’ultimo quart’ora della prima frazione, quando i padroni di casa hanno cominciato a prendere le misure ed affacciarsi dalle parti di Pigliacelli. Il più pericoloso dei granata senza dubbio Radonjic che in un paio di circostanze ha messo apprensione alla porta del Palermo. 

Nella ripresa il Toro rientra in campo con un altro atteggiamento, ma la prima vera occasione è del Palermo con Floriano che con un tiro a giro costringe Milinkovic Savic a una nuova respinta. I granata trovano il vantaggio al 54′ con un tiro da fuori di Lukic nato dopo un’azione personale del solito Radonjic. Il Palermo subisce il colpo e rischia di crollare: al numero 49 granata viene annullato la rete del raddoppio per fuorigioco. Di Benedetto prova a dare una scossa con gli ingressi di Stoppa e Damiani, ma il Torino trova il 2-0, questa volta buono, con Radonijc. Pigliacelli da rivedere in questa circostanza. Arriva anche il tris dei granata con Pellegri su assist di Singo. Una partita che nel secondo tempo non ha avuto storia

Non era semplice contro il Torino ed il pronostico era quasi scontato, ma la partita di stasera ha confermato che questa squadra ha bisogno di ritrovare se stessa e questo non può che passare dal nuovo allenatore. Compito della società, invece, portare i giusti rinforzi a una rosa ancora incompleta per affrontare un campionato di Serie B che è più simile a una A2.