È un Palermo in caduta libera. Cinque sconfitte nelle ultime sei partite, tra le peggiori difese del campionato con 12 reti subite (solo la Spal ha fatto peggio, 13) e attacco troppo molle (sei gol in otto giornate). Numeri che parlano chiaro: così non va. La prestazione offerta contro la Ternana preoccupa fortemente. I rosanero hanno mostrato un atteggiamento di resa, dando l’impressione da un lato di non essere interessati alle sorti del Palermo e dall’altro, ancora più grave, una possibile assenza di feeling col tecnico.
Il primo a mostrare un atteggiamento remissivo è proprio Corini che, soprattutto nelle ultime gare, sembra essere a corto di idee e in totale confusione. Eppure nelle ultime conferenze stamp, proprio l’ex tecnico del Brescia aveva parlato di crescita del gruppo, di determinazione e di rabbia agonistica: tutti fattori che, onestamente, con Sudtirol e Ternana non si sono visti.
Premettiamo che Corini non ha trovato un gruppo solido al suo arrivo poiché abbastanza scosso dalla rottura del rapporto tra l’ex allenatore Baldini e il club. Dal mercato sono arrivati tanti giocatori nuovi che singolarmente possono dare sicuramente qualità alla squadra, ma attualmente non sembrano essersi ancora calati nella realtà Palermo. Ed è qui che sicuramente Corini qualcosa la deve rivedere: buttare subito nella mischia tutti i nuovi, come avvenuto a Reggio Calabria, non si sta rilevando il modo giusto per dare un’identità alla squadra ed i risultati parlano chiaro. I vari Valente, Floriano, Damiani hanno dimostrato che la loro presenza in campo può essere un aiuto per i nuovi nel trovare stimoli. Le difficoltà di inserimento dei tanti rinforzi sbarcati in Sicilia, Corini, le ha confessate proprio nel post Terni: “Mettere insieme quindici nuovi giocatori non è semplice”, ha dichiarato. Sicuramente non è semplice, ma certamente ostinarsi nel mettere ogni gara in campo gli stessi uomini che non stando rendendo come dovrebbero, non sta giovando alla squadra che si trova in piena zona play out.
Al momento Corini non sembra a rischio esonero, ma sicuramente la società sta osservando le prestazioni dei rosanero e la posizione del tecnico è in valutazione. Dal punto di vista dei tifosi, invece, per il Genio il tempo è scaduto: sono infatti in tanti a chiedere l’esonero del tecnico. L’acceso confronto avuto tra squadra e tifosi alla fine del match contro la Ternana è la prova che i sostenitori hanno finito la pazienza.
Dalla prossima partita in casa col Pisa ci si attende un Palermo con un atteggiamento diverso. E non si tratta di una questione di obiettivi: si sa che lo scopo dei rosa è ottenere una salvezza tranquilla, come dichiarato più volte dalla società. Nessuno sta chiedendo di lottare per la promozione in A, ma prestazioni senza carattere e gioco comprometteranno irrimediabilmente il legame tra il Genio, il City Group e i tifosi.