Bronte e Misilmeri diventano “zone rosse“. Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che, per contrastare la diffusione del Coronavirus nell’Isola, ha istituito zone off-limits nei due Comuni in provincia di Catania e Palermo. L’ordinanza, adottata d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, vista la relazione epidemiologica del Dasoe e sentiti i sindaci, resterà in vigore da domani (15 novembre) fino a mercoledì 25.
In particolare, sarà vietato l’accesso e l’allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati. Previsto, inoltre, il divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, tranne che per: comprovate esigenze di lavoro; acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità; ragioni di natura sanitaria; stato di necessità; usufruire di servizi o svolgere attività non sospese. Stop anche alle attività didattiche e scolastiche (di ogni ordine e grado) e degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
Consentito, invece, il transito, in ingresso e in uscita, dai due Comuni, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché esclusivamente per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni o servizi essenziali. Consentita l’entrata e l’uscita dai due paesi esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali. Nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.
“Cari concittadini, le ultime sono state delle ore molto importanti – scrive Rosario Rizzolo, sindaco di Misilmeri – dopo lo screening scolastico sono stato tutto il giorno in contatto con gli uffici del distretto sanitario. Sono stato informato di focolai sorti all’interno di due case di riposo misilmeresi e di una situazione generale che continua ad essere di difficile controllo per gli uffici della direzione sanitaria. A questo punto ho deciso di prendere una decisione dolorosa ma ahimè doverosa per tutelare i miei concittadini, ho informato il presidente della regione e ho chiesto al presidente Musumeci l’istituzione della zona rossa presso il nostro Comune, con la conseguente chiusura delle scuole. Non è stata una scelta semplice, ma i numeri dei contagi continuano ad essere troppo alti, e ogni iniziativa intrapresa non è stata sufficiente ad arginarli”.