“La Sicilia viaggia rapidamente verso il Covid free“. Questa era la notizia più bella, inerente all’attacco del virus pandemico nato in Cina, di cui l’Isola poteva fregiarsi. Era il 18 giugno scorso e la Sicilia, dopo attente contromisure, sembrava essere completamente estranea all’emergenza sanitaria portata dal Coronavirus. A distanza di poco meno di due mesi, però, la situazione si è capovolta in modo allarmante: la regione più a sud d’Italia, infatti, registra l’Rt (indice di trasmissibilità) più alto del Paese. Un risveglio amaro che obbliga le istituzioni a monitorare con assoluta attenzione il corso della curva epidemiologica sul territorio amministrato da Nello Musumeci.
Adesso, forse, è arrivato il momento di preoccuparsi leggermente. La Sicilia ha incassato il primato, poco lusinghiero, di Regione con il più alto indice Rt d’Italia. Segno che il virus viaggia velocemente sul territorio isolano. Ieri si sono registrati ben 30 casi, con 41 ricoverati in ospedale di cui 4 in terapia intensiva. La vecchia Trinacria ha fatto registrare un indice Rt di 1,62 (la soglia di guardia è 1) staccando la Provincia autonoma di Bolzano (1.43), e Provincia autonoma di Trento e Veneto, entrambe con 1.28, Campania (1.25), Toscana (1.2), Liguria (1.16), Marche (1.13), Puglia (1.1), Lazio (1.08), Lombardia (1.04) ed Emilia Romagna (1.01). La situazione siciliana è da monitorare con estrema attenzione: movida, flussi migratori massicci e turismo potrebbe incidere pesantemente sulla situazione attuale peggiorando, ovviamente, anche quella futura. Esiste o no il Coronavirus?