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Coronavirus: la Spagna terrà un registro con i nomi di chi rifiuta vaccino

In Spagna, il vaccino contro il coronavirus non sarà obbligatorio ma chi deciderà di non farlo sarà inserito in un «registro» che sarà poi condiviso con gli altri Paesi dell’Ue. Ad annunciarlo è il ministro della Salute spagnolo, Salvador Illa assicurando che il documento «non sarà pubblico» e sarà compilato «nel pieno rispetto della privacy».

L’inizio del processo di vaccinazione in Spagna segna “l’inizio della fine” della pandemia , ma nessuno si rilassa, “perché non è finita. Dobbiamo tenere alta la guardia, prudenza e misure di protezione”, ha detto ieri nella sua apparizione davanti ai media.

Nel suo intervento, Illa ha anche evidenziato la “preoccupante tendenza al rialzo” osservata nei dati di molte comunità dalla scorsa settimana. “Dopo 8 o 9 settimane con una diminuzione di quasi tutti i parametri, dall’incidenza accumulata, al ricoverato o al deceduto, la tendenza si è nuovamente invertita per alcuni giorni”, per cui ha chiesto di rimanere vigile e non trascurare misure di prevenzione del contagio.

LA CONSEGNA DEI VACCINI E’ IN RITARDO DI UN GIORNO

Proprio oggi la Spagna avrebbe dovuto ricevere le prime dosi di vaccino, ma per un problema logistico arriveranno solo domani. Secondo il ministero della Salute, domenica sera Pfizer ha informato le autorità che la consegna della spedizione del vaccino compromessa è stata ritardata fino a martedì prossimo. Oltre alla Spagna, anche altri sette paesi europei sarebbero interessati dal ritardo nella consegna di nuove dosi del vaccino Comirnaty.

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Francesca Catalano