Corpi In-Tensione, la mostra del fotografo Vincenzo Pipitone a Palazzo del Poeta

La tensione di corpi senza vesti che vagano in luoghi dimenticati e disabitati. Figure che talvolta sembrano statue di marmo e talvolta proiezioni della mente che diventano un tutt’uno con l’ambiente circostante. Scatti che vorrebbero condurre lo spettatore ad una riflessione su quelle emozioni e su quelle paure legate a quel vissuto personale in cui tutti possono rispecchiarsi. Si chiama, infatti, Corpi In-Tensione la personale del fotografo Vincenzo Pipitone che si inaugurerà a Palazzo del Poeta, a Palermo, il 28 gennaio, alle 17. 30, (via Seminario Italo Albanese, 20, 90133, Palermo) e che sarà visitabile fino al 20 marzo. 

Scatti in bianco e nero frutto di uno studio sul tema del nudo artistico in luoghi della Sicilia nei quali il tempo sembra essersi fermato. Un racconto di luoghi ormai da tempo senza vita, che rappresenta una storia finita che si intreccia con i corpi in volo, nel presente, che simboleggiano le paure, le debolezze e gli stati d’animo più intimi dell’uomo. La personale rientra nell’ambito delle iniziative collaterali della rassegna letteraria Un té con l’autore, ideata da Rosa Di Stefano. 

L’artista

Per me una foto di nudo non è mai felice – spiega Vincenzo Pipitone – un corpo nudo, infatti, esprime la parte più intima di sé stessi che si rivela, nella maggior parte dei casi, sempre triste, perché legata a quei ricordi e a quelle percezioni che ciascuno custodisce nel proprio profondo”.

Le foto di Vincenzo Pipitone, dislocate lungo le sale e lungo l’intero Palazzo del Poeta, quasi come se fossero in volo, sono frutto di un progetto a cui il fotografo lavora da anni, realizzato interamente in Sicilia, tra borghi disabitati e luoghi nei quali la vita di tutti i giorni si è fermata da tempo. A corredo della mostra è prevista la proiezione di un videoclip, che vede protagonista l’attore e modello Tommaso Gioietta, che è anche uno dei protagonisti degli scatti della personale. Il video, anch’esso in bianco e nero, rappresenta l’atto conclusivo del progetto artistico di Pipitone e ruota attorno al tema della tensione legata a quegli stati dell’animo umano che spesso conducono alla follia. 

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