Corpo ritrovato a Gioia Tauro: diminuiscono le probabilità che si tratti di Vito Lo Iacono
Sarebbero i resti di Francesco Tavella, un giovane scomparso due anni fa per un presunto caso di lupara bianca nel vibonese. Anche l’avvocato della famiglia Lo Iacono non crede si tratti di Vito
C’è una dichiarazione, da parte di una mamma che ha perso il figlio qualche anno fa in seguito ad un caso di lupara bianca, che diminuisce drasticamente le probabilità che il corpo ritrovato ieri a Gioia Tauro sia quello di Vito Lo Iacono, comandante della Nuova Iside, imbarcazione affondata per cause ancora da accertare nella notte tra l’11 e il 12 maggio.
A gettare un’ombra inquietante sul ritrovamento del corpo è la madre di Francesco Tavella, scomparso per un presunto caso di lupara bianca nel vibonese nell’ottobre del 2018: «Quel corpo – dichiara la donna – potrebbe essere di mio figlio. Io sono quasi convinta che sia il mio Francesco. Oggi sono venuti a trovarmi a casa i carabinieri e mi hanno chiesto di che marca erano i boxer solitamente usati da mio figlio. Ebbene sono uguali a quelli rivenuti sul cadavere ritrovato a San Ferdinando, che aveva anche una maglietta bianca. E Francesco usava spesso una maglietta Armani di questo colore. Aspettiamo gli esami del Dna ma tutto lascia pensare che sia Francesco. Io me lo auguro tanto perché finalmente potrò avere una tomba si cui deporre un fiore».
Anche l’avvocato Aldo Ruffini, legale della famiglia Lo Iacono, sostiene che non si tratti del corpo di Vito:
«Riteniamo altamente improbabile che il corpo ritrovato nelle acque di Gioia Tauro sia quello di Vito. Lunedì mattina – spiega l’avvocato- la nave militare Numana continuerà le operazioni di verifica del relitto e si cercherà di ispezionare per quanto possibile anche l’interno, dove si pensa possa essere rimasto Vito. Martedì mattina alle 10.30 nel laboratorio dei Ris di Messina si effettueranno invece gli esami di comparazione tra i campioni prelevati sulla Petroliera Vulcanello e la vernice della Nuova Iside».