Franco D’Alessandro, 41enne di Pescara, è deceduto mentre stava facendo alcune consegne per Amazon. Il lavoratore si trovava in provincia di Chieti. Verso le 17 di domenica 11 dicembre sarebbe stato colto da un malore. L’uomo era uscito fuori strada e nel tentativo di sbloccare il furgone un malore lo avrebbe stroncato.
Lo stesso corriere avrebbe contattato i soccorsi, che si sono rilevati vani. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale stazione di Ortona. “Morire lavorando non è più una notizia in Italia, già oltre mille morti quest’anno, e l’Usb non ritiene che siano frutto della cattiva sorte ma una conseguenza di controlli preventivi assenti- scrive l’unione sindacale di base federazione Abruzzo e Molise in una nota- un sistema di lavoro basato su ritmi frenetici ed una legislazione inadeguata alla gravità della situazione che si reitera di anno in anno senza che la politica intervenga con decisione e fermezza”.
“I nostri pensieri e le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia e alle persone care di Franco – la nota diffusa da Amazon in riferimento alla morte di Franco D’Alessandro -. Da sempre lavoriamo a stretto contatto con i fornitori di servizi di consegna per definire insieme degli obiettivi realistici che non mettano pressione su di loro o sui loro dipendenti. La sicurezza è la nostra priorità, per questo mettiamo a disposizione dei fornitori di servizi una tecnologia di pianificazione delle rotte che prende in considerazione diversi fattori per determinare quante consegne un autista possa effettuare in sicurezza. Siamo disponibili a collaborare con il fornitore di servizi di consegna e con le autorità qualora fosse ritenuto necessario ai fini di chiarire le cause dell’evento”.