Corruzione nel Palermitano, indagati cinque tra amministratori e dipendenti comunali

Le indagini vertono attorno alla ristrutturazione della piazzetta fra via Roma e via Umberto I, a Roccamena, nel 2018

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Avviso di conclusione delle indagini preliminari con cinque contestuali avvisi di garanzia ad amministratori e dipendenti del comune di Roccamena (Palermo). È quanto deciso dalla procura della Repubblica di Termini Imerese nell’ambito di un’inchiesta per istigazione alla corruzione, coordinata dal procuratore Ambrogio Cartosio e dal sostituto Lorenza Turnaturi. Le indagini vertono attorno alla ristrutturazione della piazzetta compresa fra via Roma e via Umberto I, effettuata nel 2018.

Attualmente indagati sono Tommaso Ciaccio, presidente del consiglio comunale, allora sindaco di Roccamena; Damiano Civiletto, ex assessore, dimessosi il 30 gennaio del 2018; Francesco Foto, impiegato dell’ufficio Lavori pubblici del Comune; Massimo Verga, allora responsabile del Settore tecnico; Pietro Spataro, titolare della “Rinnovamento di Spataro Pietro sas”.

L’accusa ritiene che gli indagati avrebbero esercitato delle pressioni su un impiegato dell’ufficio tecnico comunale, nominato responsabile unico del procedimento e direttore del cantiere. A costui avrebbero anche offerto del denaro. Il tutto allo scopo di convincerlo a falsificare la data nel verbale di inizio lavori. Questa era uguale a quella del conferimento dell’incarico alla ditta di Spataro.

Così un impiegato, prima, avrebbe offerto 500  euro, poi 800. Alla fine l’ex sindaco Ciaccio avrebbe promesso 1.800 euro. Quest’ultimo avrebbe portato il direttore dei lavori in una zona di campagna per fargli la proposta. “Io ti do i soldi per pagare l’intera sanzione, ci penso io, mi tolgo un mese di stipendio, però tu mi devi promettere che mi sblocchi il cantiere”, avrebbe detto. Incassando tuttavia un no.

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