Il 27 aprile in via Ernesto Basile si è svolta una corsa clandestina, che ha suscitato molto scalpore, visto che proprio in quel momento in città era in vigore il blocco per contenere il contagio dell’epidemia di Covid-19. Quel giorno, nonostante tutto, decine di persone erano riuscite ad organizzare una gara, con un gran numero di partecipanti, in una strada non certo isolata della città. A quanto pare sarebbe stato presente anche F.M.D.A. di 30 anni, che adesso, dopo un blitz dei carabinieri a Ballarò, sta passando un bel po’ di guai assieme ad altri suoi parenti. A carico del giovane c’è una denuncia per la corsa abusiva ed una multa di 10 mila euro per aver detenuto un animale illegalmente. Inoltre è pure finito agli arresti domiciliari perché, nella sua stalla, sono stati trovati anche 170 grammi di marijuana.
I carabinieri hanno passato al setaccio le strade di Ballarò, tra le vie Mongitore e Porta di Castro, e si sono imbattuti in tre stalle, con all’interno altrettanti cavalli. Durante il controllo, hanno trovato anche droga, suddivisa in tre buste, e una serie di farmaci veterinari, importati illegalmente in Italia e anche scaduti. I militari hanno accertato che il trentenne sarebbe stato presente alla corsa clandestina di via Basile, ma non sarebbe stato uno dei driver. Avrebbe fatto il percorso a bordo di uno scooter. Vale la pena ricordare che per quella corsa sono già state denunciate altre sette persone e sequestrati i cavalli.
Il blitz dei militari a Ballarò, che ha coinvolto anche unità cinofili e carabinieri forestali, come riportato dal Giornale di Sicilia ha avuto come conseguenza anche la denuncia di un fratello del trentenne, G. D. A. di 40 anni, e di uno zio, il settantenne F. F. Anche loro hanno ricevuto come F.M.D.A, un verbale da 10 mila euro per aver detenuto altri due cavalli illegalmente. Lo zio, è stato pure denunciato perché avrebbe alimentato la sua stalla con un allaccio abusivo alle rete elettrica.