Sequestro di beni per un valore complessivo di circa 1.000.000 euro a carico di Adelfio Vincenzo, nato a Palermo il 2.01.1932, e Cintura Salvatore Andrea, nato a Palermo il 2.02.1989. Ad emettere i due provvedimenti la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, che ha accolto le richieste della locale Procura della Repubblica. Il tutto a seguito dell’attività d’indagine finalizzata all’individuazione delle disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili ad appartenenti all’organizzazione mafiosa Cosa nostra e alla criminalità organizzata, svolta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo.
Adelfio Vincenzo, era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Brasca”. L’accusa era di aver fatto parte della famiglia mafiosa di Palermo Villagrazia, in particolare per essere stato un punto di riferimento per l’imposizione delle estorsioni nell’area di influenza, riportando una condanna di primo e secondo grado ad anni 9 e mesi 4 di reclusione.
Il provvedimento di sequestro ha riguardato i seguenti beni, del valore complessivo di circa 290.000 euro:
– abitazione sita in Palermo;
– quota pari a ¾ di un’abitazione sita in Palermo;
– quota pari a ¾ di una stalla sita in Palermo.
Cintura Salvatore Andrea, invece, era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Over”. L’accusa era di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di frodi assicurative, con il ruolo di promotore, commesse con modalità cruente, provocando fratture a vittime “consenzienti”, reclutate in contesti di estremo degrado e povertà, riportando una condanna all’esito di giudizio abbreviato, confermata in secondo grado, ad anni 13 e mesi 2 di reclusione.
Il provvedimento di sequestro ha riguardato i seguenti beni, del valore complessivo di circa 710.000 euro:
– impresa individuale sita in Palermo con attività di commercio all’ingrosso si prodotti alimentari, bevande e tabacco;
– nr. 4 magazzini siti in Palermo;
– nr. 23 rapporti bancari.