Cosa si sono detti ieri Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni

Ci sono delle indiscrezioni che riportano alcune frasi dell’incontro in via della Scrofa fra i due leader. Di fatto Berlusconi ha riconosciuto la leadership di Meloni

Nella stanza al secondo piano di via della Scrofa, sede storica di An e ora di Fratelli d’Italia, nel pomeriggio di ieri 18 novembre si è svolto l’atteso vertice fra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Dopo l’incontro è stata emessa una nota congiunta, che diceva: «L’incontro si è svolto in un clima di unità di intenti e di massima cordialità e collaborazione. FdI e FI si presenteranno uniti, con le altre forze della coalizione, alle prossime consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella»

Cosa si sarebbero detti i due leader

Il Messaggero, attingendo alle sue fonti, ha pubblicato  quelli che potrebbero essere alcuni passaggi relative al vis-à-vis. «il passato è passato e va lasciato alle spalle», avrebbe detto Giorgia al Cavaliere. Lo ha accolto di persona, nell’androne. Lui, è arrivato accompagnato dalla scorta di sempre e dal fedelissimo Paolo Emilio Russo. Niente sorrisi o dichiarazioni alla folla di cronisti che ha invaso la stretta via del centro di Roma, a due passi dai palazzi istituzionali. «Ho fatto tardi, scusa – ha esordito Berlusconi appena sceso dalla berlina, avendo portato un ritardo di 35 minuti. «Non ti preoccupare, come stai?», ha risposto lei, porgendogli un braccio perché il Cav è claudicante per un ginocchio che continua a far male. Non ha portato fiori, il patron di FI, ma ha comunque fatto il primo passo.

Berlusconi: «Non erano appunti miei»

Per quanto riguarda il foglietto della discordia, quello vergato in Senato,  ha messo su una pietra. «Non erano parole mie», avrebbe detto. Continuando poi : «Ti giuro che quegli aggettivi su di te scritti nei miei appunti erano solo le cose che avevo sentito dire dai senatori e non erano affatto pensieri miei. Lo sai quanto ti ammiro…»,spiegandole che erano appunti del dibattito nella precedente assemblea. Hanno parlato anche di ministeri, con Berlusconi che alla fine ha detto alla premier in pectore: «Fai tu». Come una chiara  presa d’atto del Cavaliere. Che, già da quando ha accettato di recarsi nel quartier generale di FdI, di fatto ha riconosciuto la nuova leadership di Giorgia Meloni. È stato come in un ideale rito della campanella del centrodestra, un passaggio di condegne. Comunque dicono che  a Silvio piace Giorgia perché «non fa poesia ma prosa dura ». Durezze rispetto alle quali Berlusconi non ha però  ancora preso completamente le misure.