Cucinare la pasta a fuoco spento: ecco come risparmiare gas e proteggere l’ambiente

cottura passiva

La pasta è uno degli alimenti più consumato della cucina italiana. Esiste un metodo, chiamato “della cottura passiva”, che permette di cucinare la pasta a fuoco spento, contribuendo così al risparmio di gas ed energia elettrica.

LA PASTA

Ogni giorno, milioni di persone eseguono un vero e proprio rito per preparare la pasta, fatto di pochi e semplici passaggi. Si prepara la pentola con l’acqua e si porta ad ebollizione; nel frattempo, si pesa il quantitativo desiderato, si “butta giù” la pasta e si fa cuocere a fuoco vivo per i minuti indicati nella confezione. Per cucinare la pasta, l’acqua deve avere una temperatura minima di 80 gradi e non è necessario farla arrivare al suo punto di ebollizione.

Cucinare la pasta a fuoco spento può sembrare strano. Gli sconvolgimenti politici ed economici legati alla guerra in Ucraina stanno mettendo a rischio le forniture di gas in Europa. L’Italia è uno dei paesi europei che più dipende dal gas proveniente dalla Russia, importandone il 40% circa del fabbisogno nazionale.

LA COTTURA PASSIVA

Il metodo della cottura passiva si basa su un principio molto semplice e veloce. Si porta l’acqua a ebollizione nella pentola e si “butta” la pasta. Non appena l’acqua avrà ripreso il bollore (circa due minuti), si copre la pentola con il suo coperchio, si spegne il fuoco e si lascia cucinare senza fiamma, a fuoco spento. Non appena sarà trascorso il tempo di cottura indicato nella confezione, si scola la pasta come di consueto e si condisce. La tecnica della cottura passiva sfrutta proprio il calore che si è accumulato in precedenza, nei primi minuti di cottura.

I VANTAGGI DELLA COTTURA PASSIVA

Se il primo vantaggio della cottura passiva è quello di avere un notevole risparmio di energia o elettricità, a seconda che il piano cottura sia a gas o a induzione, il secondo sarà quello di utilizzare un solo fornello. Infatti, nel momento in cui la pasta riprende il bollore, si può spostare la pentola su un altro fornello spento o un ripiano e utilizzare lo stesso fuoco per preparare o riscaldare il condimento. La popolarità della cottura passiva deriva dal metodo utilizzato da chi è solito fare camping o escursioni all’aria aperta, avendo a disposizione un solo fornellino. Infine, spostando la pentola su un altro ripiano, è possibile anche allontanarsi dalla cucina senza preoccuparsi di eventuali fuoriuscite di acqua dalla pentola. L’utilizzo di una pentola con coperchio a chiusura ermetica consentirà, inoltre, di trattenere ulteriormente il calore durante la fase a fuoco spento.