Covid-19, continua l’impennata in Sicilia: 1487 nuovi positivi e 27 morti

La Regione Siciliana ha fornito i dati giornalieri in merito all’emergenza sanitaria da Covid-19

guariti

Il Coronavirus continua ad imperversare nell’Isola. Nonostante le misure restrittive varate dal Governo di Giuseppe Conte nel nuovo decreto, i dati statistici dei contagi da Covid-19 continuano ad aumentare. Sono 1.487 i casi in più rispetto alla giornata di ieri, dato che porta gli attualmente positivi a 23.564, come emerge dal bollettino di oggi 11 novembre. Sono 1.578 le persone ricoverate, di cui 202 in terapia intensiva e 21.986 in isolamento domiciliare. 728 i guariti. Si registrano invece ventisette nuove vittime da covid-19: il totale sale così a 762. I tamponi effettuati sono 9.839.

I  nuovi casi siciliani di coronavirus sono così suddivisi: 531 casi a Palermo, 131 a Catania, 138 a Messina, 225 a Trapani, 76 a Siracusa, 281 a Ragusa, 30 a Enna, 15 ad Agrigento e 60 a Caltanissetta.

CORONAVIRUS IN ITALIA

Oggi il bollettino quotidiano del ministero della Salute sulla diffusione del Covid-19 in Italia registra 32.961 nuovi casi su 225.640 tamponi, facendo salire il totale degli attualmente positivi a 613.358. Le vittime nelle ultime 24 ore sono 623. Ieri i nuovi casi sono stati 35.098 su 217.758 tamponi, i morti 580. I guariti sono 9.090, le terapie intensive aumentano di 110 unità, i ricoveri di 811. Il totale dei decessi dall’inizio dell’emergenza è di 42.953. 

Azzolina: “Dobbiamo tenere aperte le scuole, altrimenti rischiamo disastro”

Intervenuta questa mattina a Radio anch’io, la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina ha fatto il punto sulla situazione attuale che riguarda le scuole:

“Continuerò a battermi per tenere aperte le scuole. Credo che, compatibilmente con la situazione epidemiologica, dobbiamo provare a tenerle aperte e anche laddove ci fossero ulteriori limitazioni, più si limitano le attività fuori la scuola più si abbassa il rischio dentro la scuola. Guai a pensare che la scuola non sia attività produttiva e a sacrificarla: è la principessa delle attività produttive, senza formazione non abbiamo futuro”.