Cronaca di Palermo

Covid, 30 euro per Green Pass da guarigione: i chiarimenti dei medici di famiglia

Qualche giorno fa Palermo Live aveva pubblicato la testimonianza di una coppia di palermitani che, guariti dal Covid-19, si trovavano alle prese con il rilascio del Green Pass. “La terza settimana del mese di dicembre ci siamo negativizzati e il medico ha proceduto a comunicare all’Asl la nostra guarigione – hanno riferito i due -. Da allora abbiamo atteso invano il nostro nuovo Green Pass rafforzato, utile oggigiorno per compiere praticamente qualsiasi attività”. Contattato il personale dell’Asl in Fiera, ai due è stato dunque suggerito, anziché recarsi fisicamente all’hub, di rivolgersi al medico di base. Questi avrebbe tuttavia risposto loro che il costo delle pratiche era di 30 euro ciascuna.

Luigi Galvano, segretario regionale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), chiarisce la situazione a Palermo Live, mettendo in luce innanzitutto l’enorme pressione cui si trovano sottoposti i medici di famiglia ormai da tempo. Fallito il sistema di tracciamento, infatti, i medici di medicina generale si trovano a fare i conti con una mole di lavoro superiore al dovuto.

Medici di famiglia e certificati verdi

Quanto alla questione dei Green Pass da guarigione, i pazienti possono ottenerli gratuitamente  dal portale Fiera o attraverso applicazioni, come Immuni o IO. Istituito inoltre presso i locali della Fiera del Mediterraneo un ufficio per l’emissione del certificato di guarigione, propedeutico alla generazione automatica del Green Pass da parte del governo, e la stampa gratuita del Green Pass già generato.

Una circolare della FIMMG informa anche di un’ulteriore possibilità. I medici di famiglia possono infatti “informare i pazienti che l’emissione dei certificati verdi di guarigione Covid-19 potrà essere fatta dal MMG previo pagamento della prestazione in esenzione IVA, come da risposta dell’Agenzia delle Entrate n° 591/2021”. Così recita il testo che allega anche un modulo apposito con cui il paziente dichiara di essere a conoscenza che il Green Pass di guarigione può essere rilasciato in forma gratuita presso gli uffici di Prevenzione di Sanità pubblica, ma decide di rivolgersi al medico pagando la prestazione.

Covid, Green Pass vaccinale e di guarigione

“Si ricorda che un paziente che abbia un Green Pass da seconda dose, così detto Green Pass vaccinale, non appena diventa positivo si vede bloccare il Green Pass; ma questo si riattiva entro qualche ora dalla negativizzazione del tampone – spiega la circolare -. Molti pazienti temono di non potere rientrare al lavoro una volta guariti se non in possesso del Green Pass da guarigione, ma sappiamo che entro alcune ore dalla negativizzazione riavranno il Green Pass che avevano avuto fino a pochi giorni prima, e col quale fino ad allora non si erano posti alcun problema ed erano entrati al lavoro tranquillamente”.  In sostanza, ciò che varia è solo la data di scadenza. Il Green Pass da guarigione sposta infatti in avanti la scadenza anche di diversi mesi.

“La negativizzazione del tampone produce comunque un Green Pass temporaneo di 48 ore, che possono usare nelle more dello sblocco del Green Pass precedente – specifica la circolare -. Possono quindi ottenere il Green Pass da guarigione dal sito della Fiera, come già detto prima, in forma gratuita e non è significativo se gli uffici della Fiera impieghino anche due o tre settimane, perché il loro vecchio Green Pass […] durerà fino a naturale scadenza”. Gli utenti risultano dunque tutelati. Se dovessero decidere quindi di rivolgersi al medico di famiglia, pagheranno la prestazione in esenzione IVA, come già precisato.

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Redazione PL