Save The Children, 96 mila madri hanno perso il lavoro nel 2020
Il report “Le Equilibriste 2021” consegna dati poco lusinghieri sul rapporto tra maternità e lavoro in Italia
La Festa della mamma si avvicina, ma le mamme italiane hanno poco da festeggiare dal punto di vista lavorativo. Il report di Save The Children dall’emblematico titolo “Le Equilibriste 2021” non restituisce dati positivi per il binomio maternità-lavoro. Secondo l’analisi, su 249 mila donne che hanno perso il lavoro nel 2020, 96 mila sono madri di minori. Di queste, 4 su 5 hanno figli con meno di cinque anni.
“Le Equilibriste 2021”, il rapporto annuale
Il report di Save the Children si focalizza sulla situazione delle donne e delle mamme in Italia. Particolare attenzione è stata riservata alle tematiche inerenti il lavoro di cura, la denatalità e i servizi di sostegno all’infanzia nel contesto pandemico.
Messe alle strette dalle necessità presentate dalla pandemia, le mamme hanno dovuto rinunciare a lavorare per occuparsi dei bambini più piccoli. 90 mila su 96 mila già prima della pandemia avevano una occupazione part-time.
Il Covid ha solamente aggravato una situazione esistente prima della pandemia, che vedeva molte donne fuori dal mercato del lavoro per via dell’impossibilità di coniugare quest’ultimo con la vita familiare.
I dati raccolti da Save The Children mostrano anche un forte divario tra Nord e Sud sulla questione. Mentre Campania e Calabria sono in basso nella classifica relativa alla condizione delle mamme, le Province Autonome di Bolzano e Trento sono i primi posti dal 2012. Ad occupare il podio anche la Valle d’Aosta, che quest’anno ha superato l’Emilia Romagna.