Covid, quanto durano gli anticorpi per i vaccinati? “Dati sorprendenti”

Lo ha raccontato a “Repubblica” l’infettivologa De Giorgi, direttrice della sezione Malattie infettive del Nih.

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Coronavirus. Vaccine for coronavirus 2019-nCoV. Photo of vaccine, medical injection and coronavirus. Stop coronavirus. Red background

Quanto durano gli anticorpi contro il coronavirus suscitati dall’infezione o dai vaccini? Più di quanto prevedessimo. La conferma lo studio condotto dai National Institutes of Health (Nih), il principale centro di ricerca medica pubblico negli Usa: 11 mesi dopo il contagio, il 91% delle 116 persone osservate ha anticorpi nel sangue. «All’inizio della pandemia siamo stati colti di sorpresa. Non sapevamo nulla del Covid, non sapevamo come trattare i pazienti – racconta a Repubblica Valeria De Giorgi, direttrice della sezione Malattie infettive del Nih – A marzo-aprile del 2020 abbiamo provato a usare il plasma dei guariti, ma avevamo bisogno di conoscere quanti anticorpi avevano sviluppato. Così, all’arrivo dei primi test, abbiamo imparato a misurarli».

IL MONITORAGGIO

«I donatori sono stati fantastici. In 116 hanno eseguito tutti i prelievi periodici, così abbiamo descritto l’andamento dei loro anticorpi. Un’osservazione di 11 mesi è una delle più lunghe che abbiamo». I dati hanno stupito in positivo. «Più del 91% dei volontari ancora oggi ha anticorpi. Il 73% ha anche gli anticorpi neutralizzanti capaci di bloccare il Covid – precisa De Giorgi -. Questo nonostante il 90% dei nostri donatori fossero stati malati in modo lieve, cosa che sembra associata a un declino degli anticorpi più rapido».

Valeria De Giorgi, direttrice della sezione Malattie infettive del Nih

VACCINI SVILUPPANO ANCORA PIU’ ANTICORPI

Sappiamo perché alcune persone sviluppano più anticorpi di altre? «Una domanda simile è stata rivolta qualche giorno fa ad Anthony Fauci e lui ha risposto semplicemente: ‘No’ – osserva l’infettivologa – Abbiamo donatori che provengono dalla stessa famiglia, hanno avuto lo stesso quadro clinico, ma con valori di anticorpi molto diversi. Abbiamo osservato una correlazione positiva tra anticorpi, età e obesità. Non sappiamo nemmeno qual è il minimo che ci permette di essere protetti. Quel che vediamo è che la quantità di anticorpi decresce col tempo e chi parte da valori più alti ha una risposta più lunga nel tempo». E i vaccini? «La quantità di anticorpi al Covid generata dai vaccini sembra molto più alta rispetto all’infezione naturale. I nostri donatori, ammalatisi un anno fa, sono stati anche vaccinati. I loro anticorpi sono saliti moltissimo», conclude.