Covid, boom contagi Islanda: l’Isola di “tutti vaccinati” si chiede perchè

Nonostante la situazione sia sotto controllo, il governo dell’Isola non esclude restrizioni per piu’ di u n decennio.

Il dato si è avvicina al picco registrato nell’ottobre 2020, quando in Islanda vi furono 292 casi per 100mila abitanti. Prima del nuovo balzo dei contagi, i cento casi giornalieri erano stati superati solo due volte, una nel marzo 2021 e l’altra nell’ottobre 2020. L’incidenza nell’arco di 14 giorni è arrivata a 280,6 casi ogni centomila abitanti.

RITMI CONTAGIO ALTI IN RAPPORTO ALLA POPOLAZIONE

Per il quarto giorno consecutivo il bollettino giornaliero ha riportato oltre 100 nuovi contagi, un dato molto alto per un Paese di 360mila abitanti.

15 ANNI DI RESTRIZONI?

Nonostante la stragrande maggioranza della popolazione adulta islandese sia stata vaccinata, il capo epidemiologo Thorolfur Gudnason ha affermato di non poter escludere che le restrizioni COVID-19 recentemente reintrodotte in Islanda possano diventare necessarie fino a 15 anni. 

SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO

Ovviamente non è vero che il 100% della popolazione sia vaccinata. Secondo gli ultimi dati, il 75% degli islandesi è protetto completamente, mentre il 4,3% lo è solo parzialmente. L’alto tasso di protezione, ovviamente, ha tenuto quasi a zero le ospedalizzazioni e i ricoveri in terapia intensiva. Secondo gli ultimi dati disponibili, sono solamente 12 le persone che hanno avuto bisogno di cure in ospedale per far fronte alla malattia. E dal 27 maggio sull’isola non si registra alcuna morte per Covid.

EPPURE…

Nell’ultima settimana in Islanda ci sono stati 869 nuovi casi di Covid-19, un picco che non era mai stato raggiunto prima nel Paese. Di certo oggi sappiamo che la protezione dei vaccini è inferiore rispetto a quanto sapevamo in precedenza.

IL TIMORE DEL GOVERNO

l dato che ha fatto preoccupare maggiormente il governo islandese è quello relativo alle persone completamente vaccinate, anch’esse interessate dalle nuove infezioni. Secondo Gudnason, infatti, le restrizioni sono destinate a durare per anni, forse addirittura più di un decennio.