Covid nelle carceri, 510 i detenuti positivi: “Problema grave da monitorare”

Secondo i dati dell’ultimo monitoraggio negli istituti penitenziari, i positivi sono attualmente 510 tra i detenuti. In aumento anche il numero di casi tra gli agenti della polizia penitenziaria

Covid e carceri possono essere un binomio letale. La questione negli ultimi tempi viene sollevata da più parti, complici numeri poco confortanti. I dati dell’ultimo monitoraggio negli istituti penitenziari, diffusi dal ministero della Giustizia, riferiscono infatti di 510 detenuti positivi. In aumento anche il numero di agenti penitenziari contagiati.

“Il problema è grave e va monitorato, messo all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni”. A parlare così a Palermo Live è Gaetano D’Amico, uno dei fondatori del Comitato Transpartito Esistono i Diritti. Quest’ultimo ha lottato per anni sui temi dei cittadini detenuti e della giustizia giusta. Grazie al suo contributo è stato possibile approvare a Palermo il regolamento sul garante comunale dei detenuti.

Gaetano D’Amico, fondatore Comitato Transpartito Esistono i Diritti, e Rita Bernardini, Partito Radicale

“A Palermo come Comitato Esistono i Diritti abbiamo fatto approvare negli scorsi mesi il regolamento sul garante comunale per i diritti delle persone detenute, di nomina del sindaco – spiega D’Amico -. Ancora però questo garante non è stato nominato”.

Covid nelle carceri: “Un fenomeno esplosivo”

Intanto, la lotta prosegue anche a livello nazionale. Il problema del sovraffollamento delle carceri va certamente ad acuire l’attuale situazione d’emergenza pandemica.

“La pandemia e la velocità con cui la variante Omicron si sta diffondendo in questi giorni nel nostro Paese, rischiano di diventare un fenomeno esplosivo nelle carceri, simile ad una condanna a morte”. Così ha dichiarato, in una nota, Salvatore Cuffaro, commissario regionale della Democrazia Cristiana nuova e componente del direttivo “Nessuno tocchi Caino”.

“La situazione già drammatica in cui vertono le carceri italiane, sovraffollate del 150%, è un dato triste, ormai conosciuto e purtroppo inconfutabile – ha aggiunto -. Il Covid ha aggravato aspramente questo aspetto”.

In campo, vi è la proposta di Roberto Giachetti, di Italia Viva e del Partito Radicale Transnazionale, che prevede un allargamento dello sconto di pena da 45 a 75 giorni all’anno per chi in carcere ha avuto una buona condotta. Cuffaro dà parere favorevole in merito.

“Trovo ipocrita e disumano – ha dichiarato – condannare le persone detenute ad una condizione di sovraffollamento, quando il resto dei cittadini italiani non detenuti ha l’obbligo di distanziamento sociale e nei casi di accertata positività al Covid o contatti con un positivo, si è costretti alla quarantena e all’isolamento”.

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